No alle trivellazioni, al summit di Trani si presenta solo Barletta
Redatto un verbale in cui si ribadisce il dissenso. Nelle intenzioni ci sarebbe la convocazione di un Consiglio comunale
giovedì 5 aprile 2012
9.41
Assenti Margherita e Bisceglie, presente solo Barletta. Alla richiesta d'incontro fatta partire dall'assessore all'ambiente Pina Chiarello per discutere della delicata questione del rischio di trivellazioni in Adriatico risponde solo un Comune costiero della Bat su 3. La Chiarello nei giorni scorsi aveva convocato un vertice provinciale per stabilire una linea congiunta dopo che i Comuni di Trani, Barletta, Bisceglie e Margherita (insieme ad altre 32 città pugliesi della costa) avevano ricevuto la notifica di deposito presso il Ministero dell'ambiente della documentazione per l'attivazione della procedura di valutazione di impatto ambientale presentata dalla Petroleum Geo Service Asia Pacific per l'istanza di permesso di prospezione di idrocarburi liquidi e gassosi nella zona antistante le coste della Regione Puglia.
La Regione aveva invitato tutti i Comuni costieri a far conoscere il proprio parere. La Chiarello per questo motivo aveva convocato gli assessori all'ambiente dei Comuni costieri della Bat oltre che l'assessore provinciale Gennaro Cefola per stabilire una strategia congiunta. All'appuntamento – come detto – si è presentato solo il Comune di Barletta. Le assenze non hanno impedito a chi c'era di redigere un verbale in cui si ribadisce il dissenso all'avvio del procedimento ministeriale per la valutazione d'impatto ambientale. Nelle intenzioni ci sarebbe la convocazione di un Consiglio comunale in tutte e quattro le città della Bat per approvare un documento di contrarietà univoco da inviare agli altri Comuni pugliesi che devono combattere contro lo stesso pericolo. Barletta e Bisceglie potrebbero muoversi subito, Trani e Canosa invece dovranno attendere il rinnovo delle amministrazioni locali.
La Regione aveva invitato tutti i Comuni costieri a far conoscere il proprio parere. La Chiarello per questo motivo aveva convocato gli assessori all'ambiente dei Comuni costieri della Bat oltre che l'assessore provinciale Gennaro Cefola per stabilire una strategia congiunta. All'appuntamento – come detto – si è presentato solo il Comune di Barletta. Le assenze non hanno impedito a chi c'era di redigere un verbale in cui si ribadisce il dissenso all'avvio del procedimento ministeriale per la valutazione d'impatto ambientale. Nelle intenzioni ci sarebbe la convocazione di un Consiglio comunale in tutte e quattro le città della Bat per approvare un documento di contrarietà univoco da inviare agli altri Comuni pugliesi che devono combattere contro lo stesso pericolo. Barletta e Bisceglie potrebbero muoversi subito, Trani e Canosa invece dovranno attendere il rinnovo delle amministrazioni locali.