«Non c’è difesa contro gli imbecilli»

Il sindaco Tarantini commenta gli atti vandalici a Colonna

sabato 14 febbraio 2009
«Non c'è difesa che tenga contro gli imbecilli». Il sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini, si ritrova a dover commentare un episodio di vandalismo in città. L'ultima notte brava dei teppisti di casa nostra ha prodotto una serie di danni nella zona del Monastero di Colonna.

Come testimoniano le foto, scattate da un nostro lettore poche ore dopo l'accaduto, la follia di qualche sconsiderato si è abbattuta contro i contenitori dei rifiuti della zona (scaraventati sulla spiaggia sottostante) contro le rastrelliere per biciclette, contro il chiosco bar presente sul piazzale del Monastero. Sono in corso le indagini da parte delle Forze dell'Ordine ma l'assenza di telecamere di videosorveglianza in quel tratto non facilitano il compito di chi è chiamato a dare un volto ai responsabili dell'ultimo, increscioso, episodio.



«Spero che si riesca a risalire ai responsabili. Sarebbe importante poter dare una lezione esemplare a chi continua a fare del male alla nostra città». Il sindaco, Giuseppe Tarantini, vorrebbe evitare troppi commenti sulla vicenda: «Si rischia di scatenare preoccupanti fenomeni di emulazione, ma qualcosa va pure detta. Trani è stata riconosciuta dalla Prefettura di Bari come città-esempio per gli interventi posti in essere a tutela del proprio patrimonio artistico. Abbiamo installato un sistema di videosorveglianza in alcuni luoghi strategici, a breve lo implementeremo con altre telecamere ed una di queste verrà installata sul piazzale di Colonna. Nei prossimi giorni incontreremo i rappresentanti delle Forze dell'Ordine per fare il punto della situazione. Questi episodi dimostrano, però, che non vi è difesa contro gli imbecilli».



Nella rubrica "Un caffè con", sulla questione sicurezza Tarantini aveva risposto così: «Se noi pensiamo che per rispettare le regole ci vogliono i vigli urbani, allora ne servirebbero 54mila, un vigile per ognuno di noi. A partire dalle scuole, bisogna iniziare ad inculcare il concetto che la città sia un bene di tutti e che vada rispettata come fosse una nostra proprietà. I giochi sfasciati in villa, le scritte sui muri sono la dimostrazione di una totale mancanza di senso civico e di amore nei confronti della città. E' questa la radice del problema, non l'assenza dei vigili».

A distanza di qualche mese Tarantini non cambia di una virgola il suo pensiero: «Quei concetti sono più che attuali. Sono scettico all'idea di dover militarizzare la città per colpa di qualche idiota. Sarebbe una sconfitta per tutti».