Non si farà l'impianto per l'emungimento del percolato: la soddisfazione dell'ex consigliere Cinquepalmi
"Chi pagherà le spese per inutili progetti?"
lunedì 6 novembre 2023
16.49
"La Regione Puglia ha deciso di non realizzare l'impianto per l'emungimento del percolato a Trani" e l'ex consigliere comunale Maria Grazia Cinquepalmi esprime la sua soddisfazione: "Non avrei mai pensato di poter gioire per la perdita di un finanziamento destinato alla nostra città. Un progetto che non sarebbe mai dovuto partire perché, come detto, non vi erano le condizioni sin dal primo momento. Mi sarei aspettata che la notizia fosse comunicata, con dovizia di particolari alla cittadinanza, dal Sindaco" dato che "tale circostanza era nota da maggio del 2023".
"Dopo tante battaglie, segnalazioni, istanze, per scongiurare la realizzazione dell'impianto per l'emungimento del percolato a servizio non della nostra discarica e quindi della sola città di Trani, ma di tutta la Regione, è certo che il progetto è stato bloccato perché sulle aree soggette a bonifica e per i siti inquinati è vietato realizzare nuovi impianti. Per ora un dato è certo, abbiamo scongiurato il pericolo che Trani diventi il polo industriale dei rifiuti della Regione Puglia. Per una volta l'inefficienza e l'improvvisazione dell'amministrazione tornano utili per la salute dei cittadini".
Aggiunge Cinquepalmi: "Chi pagherà le ingenti spese sostenute per redigere gli inutili progetti? L'amministratore di Amiu, il sindaco del comune di Trani, il dirigente e l'assessore all'ambiente del comune di Trani, il direttore generale di Ager Puglia, l'assessore regionale all'ambiente, il presidente della regione Puglia, non potevano non sapere che la realizzazione dell'impianto non poteva e non doveva neppure iniziare perché il sito contaminato della discarica è oggetto di bonifica e messa in sicurezza di emergenza, finanziata con somme della stessa Regione Puglia".
"Dopo tante battaglie, segnalazioni, istanze, per scongiurare la realizzazione dell'impianto per l'emungimento del percolato a servizio non della nostra discarica e quindi della sola città di Trani, ma di tutta la Regione, è certo che il progetto è stato bloccato perché sulle aree soggette a bonifica e per i siti inquinati è vietato realizzare nuovi impianti. Per ora un dato è certo, abbiamo scongiurato il pericolo che Trani diventi il polo industriale dei rifiuti della Regione Puglia. Per una volta l'inefficienza e l'improvvisazione dell'amministrazione tornano utili per la salute dei cittadini".
Aggiunge Cinquepalmi: "Chi pagherà le ingenti spese sostenute per redigere gli inutili progetti? L'amministratore di Amiu, il sindaco del comune di Trani, il dirigente e l'assessore all'ambiente del comune di Trani, il direttore generale di Ager Puglia, l'assessore regionale all'ambiente, il presidente della regione Puglia, non potevano non sapere che la realizzazione dell'impianto non poteva e non doveva neppure iniziare perché il sito contaminato della discarica è oggetto di bonifica e messa in sicurezza di emergenza, finanziata con somme della stessa Regione Puglia".