Non si hanno notizie della maggioranza e non esiste un'opposizione
Se si continua così rischiamo il commissariamento, i cittadino sono infuriati
lunedì 29 dicembre 2014
12.54
È andata deserta anche la seconda convocazione del Consiglio Comunale di Trani. A distanza di una settimana, arriva dunque la conferma di una situazione amministrativa disastrosa per la città. Sicuramente le vicende giudiziarie che hanno colpito il sindaco e altre 5 persone finite agli arresti, influiscono su quanto sta accadendo.
Non esiste più una linea politica, né una guida per la maggioranza, o forse non è mai esistita, ma Riserbato quantomeno ha sempre fatto da collante tra le tante teste che fanno parte del centrodestra. Ed è proprio il centrodestra che, anche oggi, non si è nuovamente presentato nell'aula consiliare, senza una spiegazione, senza una parola, un comunicato stampa, continuando con questo inspiegabile silenzio. Senza soprattutto rispondere al volere dei cittadini e al proprio dovere: perché non devono dimenticare i consiglieri che sono stati eletti dal popolo e per il popolo dovrebbero essere presenti in consiglio.
Non è tanto più rosea la situazione nel centrosinistra. Solo in 8 hanno risposto presente all'appello. Una situazione che lascia senza una spiegazione logica anche gli stessi consiglieri dell'opposizione in aula che solo pochi istanti prima erano andati via da Palazzo di Città pronti ad approvare l'unico punto all'ordine del giorno del Consiglio: il Piano per il diritto allo studio. Qualcosa però non ha funzionato, nel tragitto dal Comune a Palazzo Palmieri qualcuno si deve essere perso e così degli 11 necessari per far incominciare la seduta e approvare il punto ne sono rimasti pochi (Franco Altamura, Franco Laurora, Tommaso Laurora, Carlo Avantario, Bartolo Maiullati, Giuseppe Tortosa, Mimmo Cognetti e Fabrizio Ferrante).
Il resto lo potrebbero raccontare anche solo le immagini. I tanti cittadini presenti in aula, sono andati via sdegnati, infuriati e con un'unica richiesta rivolta all'intero consiglio e all'amministrazione: le dimissioni. L'unico modo probabilmente per evitare il commissariamento del comune di Trani e rischiare una paralisi amministrativa fino al 2017.
Non esiste più una linea politica, né una guida per la maggioranza, o forse non è mai esistita, ma Riserbato quantomeno ha sempre fatto da collante tra le tante teste che fanno parte del centrodestra. Ed è proprio il centrodestra che, anche oggi, non si è nuovamente presentato nell'aula consiliare, senza una spiegazione, senza una parola, un comunicato stampa, continuando con questo inspiegabile silenzio. Senza soprattutto rispondere al volere dei cittadini e al proprio dovere: perché non devono dimenticare i consiglieri che sono stati eletti dal popolo e per il popolo dovrebbero essere presenti in consiglio.
Non è tanto più rosea la situazione nel centrosinistra. Solo in 8 hanno risposto presente all'appello. Una situazione che lascia senza una spiegazione logica anche gli stessi consiglieri dell'opposizione in aula che solo pochi istanti prima erano andati via da Palazzo di Città pronti ad approvare l'unico punto all'ordine del giorno del Consiglio: il Piano per il diritto allo studio. Qualcosa però non ha funzionato, nel tragitto dal Comune a Palazzo Palmieri qualcuno si deve essere perso e così degli 11 necessari per far incominciare la seduta e approvare il punto ne sono rimasti pochi (Franco Altamura, Franco Laurora, Tommaso Laurora, Carlo Avantario, Bartolo Maiullati, Giuseppe Tortosa, Mimmo Cognetti e Fabrizio Ferrante).
Il resto lo potrebbero raccontare anche solo le immagini. I tanti cittadini presenti in aula, sono andati via sdegnati, infuriati e con un'unica richiesta rivolta all'intero consiglio e all'amministrazione: le dimissioni. L'unico modo probabilmente per evitare il commissariamento del comune di Trani e rischiare una paralisi amministrativa fino al 2017.