"Notarangelo ladro di anime": oggi a Palazzo Beltrani il pluripremiato docufilm di David Grieco
La proiezione con ingresso gratuito nell'ambito della mostra dedicata al Centenario di Pasolini
mercoledì 26 ottobre 2022
10.04
"Il mio omaggio a un uomo che ha fatto tanto per la Matera, la Basilicata e l'intero Sud": sono le parole che usò David Grieco alla prima presentazione nel 2019 di "Notarangelo ladro di anime": "Mimì al di là di Pasolini ha realizzato foto e video antropologici straordinari che saranno oggetto di studio nei prossimi secoli. Questo è il miracolo che ha fatto lui".E questo straordinario docufilm che sta girando il mondo sarà proiettato questo pomeriggio a Trani, a Palazzo Beltrani - dove è in corso la mostra dedicata al Centenario dalla nascita di Pier Paolo Pasolini - a partire dalle 18:00 con ingresso gratuito.
Tra Notarangelo, Pasolini e David Grieco corre un filo sottile ma indissolubile: il primo accompagnò il grande regista friulano nei suoi giorni materani durante le riprese del Vangelo secondo Matteo. Lui, Pierpaolo, che aveva cercato Gerusalemme nel sud Italia e l'aveva trovata nel "diamante e carbone" della gente dei Sassi e nelle loro povere case, colse l'ispirazione per avventurarsi stilisticamente in quelle anime che mimi sapeva scrutare attraverso i primi piani delle sue fotografie.
David Grieco, che aveva dedicato un film alla vicenda mai risolta della morte di Pasolini, giunto a Matera incontrò Mimi Notarangelo, la testimonianza vivente di quella presenza che aveva rappresentato come nessuno la vicenda umana di Gesù; e, letteralmente rapito dalla grandezza umana e intellettuale di quell'uomo, pur provato dagli anni e dalle malattie, ha lavorato con lui e i suoi figli per mesi per celebrarne l'unicità e il valore antropologico e artistico del suo archivio fotografico e documentaristico.
Un lavoro immane tra centomila immagini, centinaia di ore di filmati in Super 8 e 16 mm , registrazioni audio, decine di migliaia di documenti e libri, oltre che una ventina di libri scritti e pubblicati da . "Notarangelo ladro di anime" è un documentario che porta il suo nome e la sua firma perché ha fatto tutto lui", così David Grieco, in un ennesimo omaggio a quell'uomo cui era giunto proprio lavorando su Pasolini.
A introdurre brevemente la proiezione saranno Giuseppe Notarangelo, figlio di Mimì e presidente della fondazione a lui dedicata, e Stefania De Toma, che con la stessa fondazione ha contribuito a divulgare in italia e all'estero la produzione di Mimì e ne ha raccontato la storia.
Tra Notarangelo, Pasolini e David Grieco corre un filo sottile ma indissolubile: il primo accompagnò il grande regista friulano nei suoi giorni materani durante le riprese del Vangelo secondo Matteo. Lui, Pierpaolo, che aveva cercato Gerusalemme nel sud Italia e l'aveva trovata nel "diamante e carbone" della gente dei Sassi e nelle loro povere case, colse l'ispirazione per avventurarsi stilisticamente in quelle anime che mimi sapeva scrutare attraverso i primi piani delle sue fotografie.
David Grieco, che aveva dedicato un film alla vicenda mai risolta della morte di Pasolini, giunto a Matera incontrò Mimi Notarangelo, la testimonianza vivente di quella presenza che aveva rappresentato come nessuno la vicenda umana di Gesù; e, letteralmente rapito dalla grandezza umana e intellettuale di quell'uomo, pur provato dagli anni e dalle malattie, ha lavorato con lui e i suoi figli per mesi per celebrarne l'unicità e il valore antropologico e artistico del suo archivio fotografico e documentaristico.
Un lavoro immane tra centomila immagini, centinaia di ore di filmati in Super 8 e 16 mm , registrazioni audio, decine di migliaia di documenti e libri, oltre che una ventina di libri scritti e pubblicati da . "Notarangelo ladro di anime" è un documentario che porta il suo nome e la sua firma perché ha fatto tutto lui", così David Grieco, in un ennesimo omaggio a quell'uomo cui era giunto proprio lavorando su Pasolini.
A introdurre brevemente la proiezione saranno Giuseppe Notarangelo, figlio di Mimì e presidente della fondazione a lui dedicata, e Stefania De Toma, che con la stessa fondazione ha contribuito a divulgare in italia e all'estero la produzione di Mimì e ne ha raccontato la storia.