Nulla di fatto per le modifiche alla legge elettorale della Puglia
Sospeso il Consiglio. Resta lo sbarramento al 4%
giovedì 4 febbraio 2010
E' stato sospeso ufficialmente in Consiglio regionale l'esame della proposta di legge che modifica la legge elettorale pugliese. L'aula ha approvato a maggioranza (4 astenuti e 4 contrari) l'ordine del giorno a firma di Rocco Palese che sospende l'esame della proposta di legge sulla modifiche alla legge regionale numero 2 del 28 gennaio 2005. Resta confermato, dunque, lo sbarramento del 4% alle prossime regionali che i partiti minori dell'attuale maggioranza di centrosinistra avrebbero voluto ridurre. Con le prossime regionali in Puglia si voterà con la legge varata dal consiglio regionale nel 2005 che introdusse uno sbarramento al 4%, frutto di un compromesso tra l'allora maggioranza di centrodestra e l'opposizione.
Il sistema elettorale in Puglia prevede l'elezione del presidente con il sistema maggioritario: vince chi ha più voti e non ci sono ballottaggi. Chi arriva secondo viene comunque eletto consigliere regionale. Il Consiglio regionale è eletto con un sistema proporzionale, cui si aggiunge una quota di seggi come premio di maggioranza. Non ci sono listini regionali collegati ai candidati alla presidenza. I candidati alla presidenza sono collegati alle liste dei partiti. I seggi in Consiglio sono 70: uno va al presidente, uno al candidato sconfitto con più voti, 13 sono attribuiti con il premio di maggioranza, 55 sono direttamente in palio. Per ottenere seggi, ogni lista dovrà ottenere almeno il 4% dei voti al livello regionale, indipendentemente dal risultato della coalizione. Il nuovo presidente ha diritto ad avere una maggioranza stabile in Consiglio: per questo ha diritto a un premio di maggioranza: 13 seggi da dividersi in proporzione ai voti ricevuti tra le liste collegate al vincitore.
Il sistema elettorale in Puglia prevede l'elezione del presidente con il sistema maggioritario: vince chi ha più voti e non ci sono ballottaggi. Chi arriva secondo viene comunque eletto consigliere regionale. Il Consiglio regionale è eletto con un sistema proporzionale, cui si aggiunge una quota di seggi come premio di maggioranza. Non ci sono listini regionali collegati ai candidati alla presidenza. I candidati alla presidenza sono collegati alle liste dei partiti. I seggi in Consiglio sono 70: uno va al presidente, uno al candidato sconfitto con più voti, 13 sono attribuiti con il premio di maggioranza, 55 sono direttamente in palio. Per ottenere seggi, ogni lista dovrà ottenere almeno il 4% dei voti al livello regionale, indipendentemente dal risultato della coalizione. Il nuovo presidente ha diritto ad avere una maggioranza stabile in Consiglio: per questo ha diritto a un premio di maggioranza: 13 seggi da dividersi in proporzione ai voti ricevuti tra le liste collegate al vincitore.