Numero legale in Consiglio: Cognetti replica a Santorsola
«La maggioranza aveva i numeri per votarsi i provvedimenti»
mercoledì 23 ottobre 2013
10.48
Non si è fatta attendere la replica del consigliere comunale Domenico Cognetti (indipendente, ex Uniti per Ferrante) chiamato in causa dal collega di Sinistra e Libertà. Mimmo Santorsola, in una recente nota alla stampa, ha definito Cognetti come uno "Scilipoti locale", in relazione al recente Consiglio comunale per l'approvazione del previsionale 2013 e al voto sfavorevole espresso dallo stesso. «Nella seduta - scrive Cognetti - si è discusso per un'intera giornata argomenti di notevole importanza. Un consigliere comunale è libero di uscire dall'aula ed è altrettanto libero di esprimere un giudizio positivo o negativo sull'operato di un'amministrazione, avendo il coraggio morale di rimanere in aula e votare i provvedimenti posti in discussione e quindi votando, come il sottoscritto ha fatto nello scorso consiglio comunale, con voto sfavorevole e chiarendo ogni dubbio adducendo motivazioni incontestabili».
«Conti alla mano – continua il consigliere - la maggioranza aveva i numeri per votarsi i provvedimenti e per raggiungere il numero legale. Di fronte a tutto questo, probabilmente per assoluta mania di grandezza e volontà di celare la pochezza politica dei propri interventi, ti trovi ad essere accusato di scillipotaggine, da una persona che fino a qualche periodo, non lontano, amoreggiava con la parte politica avversa e mi sovviene in mente un detto di un caro amico "è facile cantare bandiera rossa a pancia piena". Comunque credo che il tuttologo prima di accusare dovrebbe farsi un esame di coscienza in quanto il mio percorso politico è stato sempre lineare, nonostante la mia situazione precaria, da 20 anni ho sempre militato solo in una parte politica a contrario di chi fa determinate accuse e quindi rigetto al mittente le ignobili affermazione fatte, non mi si addicono probabilmente appartengono più alla persona che le ha esternate».
«Auspicando che non si utilizzi il mezzo di informazione o il ruolo amministrativo al solo fine di denigrare le persone, in quanto in un clima di incertezze in cui viviamo tutto quello che viene detto viene amplificato notevolmente, con conseguenze gravi sulle persone che ricevono accuse gratuite, ed era questo il messaggio che il consigliere Damascelli ha voluto dare in consiglio comunale, purtroppo chi è abituato ad demonizzare le persone ha difficoltà a recepirlo, se costoro vogliono fare qualcosa facciano opposizione e lo facciano contro l'amministrazione. Comprendo che la perenne ricerca delle luci della ribalta determini questi clamorosi abbagli e la smania di essere futuro candidato nelle prossime competizioni amministrative abbia determinato cali di lucidità politica, ma oramai la gente ha ben individuato chi lavora per l'unità e chi sempre e comunque per sfasciare credendo di guadagnare una visibilità politica tanto vacua quanto inutile».
«Conti alla mano – continua il consigliere - la maggioranza aveva i numeri per votarsi i provvedimenti e per raggiungere il numero legale. Di fronte a tutto questo, probabilmente per assoluta mania di grandezza e volontà di celare la pochezza politica dei propri interventi, ti trovi ad essere accusato di scillipotaggine, da una persona che fino a qualche periodo, non lontano, amoreggiava con la parte politica avversa e mi sovviene in mente un detto di un caro amico "è facile cantare bandiera rossa a pancia piena". Comunque credo che il tuttologo prima di accusare dovrebbe farsi un esame di coscienza in quanto il mio percorso politico è stato sempre lineare, nonostante la mia situazione precaria, da 20 anni ho sempre militato solo in una parte politica a contrario di chi fa determinate accuse e quindi rigetto al mittente le ignobili affermazione fatte, non mi si addicono probabilmente appartengono più alla persona che le ha esternate».
«Auspicando che non si utilizzi il mezzo di informazione o il ruolo amministrativo al solo fine di denigrare le persone, in quanto in un clima di incertezze in cui viviamo tutto quello che viene detto viene amplificato notevolmente, con conseguenze gravi sulle persone che ricevono accuse gratuite, ed era questo il messaggio che il consigliere Damascelli ha voluto dare in consiglio comunale, purtroppo chi è abituato ad demonizzare le persone ha difficoltà a recepirlo, se costoro vogliono fare qualcosa facciano opposizione e lo facciano contro l'amministrazione. Comprendo che la perenne ricerca delle luci della ribalta determini questi clamorosi abbagli e la smania di essere futuro candidato nelle prossime competizioni amministrative abbia determinato cali di lucidità politica, ma oramai la gente ha ben individuato chi lavora per l'unità e chi sempre e comunque per sfasciare credendo di guadagnare una visibilità politica tanto vacua quanto inutile».