Nunzio e Nico sposi: «La nostra vita non cambia, ma questo ci darà maggiore sicurezza»
Celebrata nella Villa comunale la prima unione civile della Bat
venerdì 26 agosto 2016
10.00
Cinquantanove anni Nunzio e 48 Nico, dei quali gli ultimi 10 trascorsi insieme. Ma la vita insieme legalmente riconosciuta è cominciata oggi per Nunzio Liso, andriese, e Nicola Giuliani, di Bisceglie, uniti in matrimonio civile dal sindaco Amedeo Bottaro questa mattina sul terrazzo dello Chalet della Villa comunale di Trani. Una scelta che ha inorgoglito il primo cittadino tranese e che sembra aver prodotto solo consensi in città. Ad attendere gli sposi all'arrivo e alla fine della cerimonia c'erano tanti curiosi, sembra piacevolmente stupiti dalla novità: la loro "unione civile" è stata la prima della provincia di Barletta-Andria-Trani.
Tanti i personaggi politici del territorio presenti all'evento, tra cui il parlmentare Francesco Amoruso (in Senato esponente di Alleanza Liberalpopolare-Autonomie e amico di Giuliani), e l'ex candidato sindaco pd di Andria, Sabino Forunato (testimone di Liso). Ma non hanno voluto mancare nemmeno il sindaco di Barletta, Pasquale Cascella, l'ex di Andria, Vincenzo Zaccaro, il consigliere regionale Sabino Zinni, il vicesindaco e l'assessore di Bisceglie, Vittorio Fata e Vincenzo Valente, e il presidente della Bat, Beppe Corrado.
Al termine della cerimonia la coppia ha dichiarato di voler utilizzare il cognome Liso e, dunque, per Giuliani il secondo cognome viene postposto come accade anche per le coppie etero.
«La nostra vita di tutti i giorni, le relazioni di parentela e affettività continueranno come sempre», ha detto Nunzio Liso, nel 2010 candidato sindaco alle Comunali di Andria che si chiusero con l'elezione di Nicola Giorgino. «Ma questo darà sicurezza e tranquillità maggiori a entrambi, soprattutto per il momento del bisogno. La legge credo avesse anche questa funzione. Non raggiunge la piena uguaglianza che in molti abbiamo perorato, ma dà anche molto e di questo siamo consapevoli».
Il suo compagno, Nico Giuliani, discendente del compositore Mauro, ha aggiunto che «era ora di uscire da questo periodo di oscurantismo perché ormai in tutta Europa è considerata una cosa normale».
Grande soddisfazione è stata espressa da Luciano Lopopolo, componente del direttivo nazionale di Arcigay. «C'è un'unica parola - ha detto - per definire l'unione tra due persone: si chiama matrimonio. Culturalmente il matrimonio egualitario il matrimonio resta una delle principali aspirazioni della nostra associazione. Dal punto di vista giuridico l'esclusione della stepchild adoption dalla legge Cirinnà è stata per noi una grave perdita, perché in questo modo non sono stati tutelati i diritti dei minori e delle minori che vivono già con coppie gay». Quanto a Nunzio Liso e Nico Giuliani, Lopopolo ha ricordato che i due «sono stati con noi nelle lotte contro l'omofobia. Ricordo - ha aggiunto - le dichiarazioni di Liso contro i fenomeni di discriminazione che si sono verificati nel nostro territorio. Ma entrambi testimoniano, con la bellezza della loro unione, che cosa voglia dire essere attivisti del movimento lesbo-gay in Italia».
Liso, in particolare, ha ringraziato il Comune di Trani e tutto lo staff dell'ufficio Anagrafe per aver consentito la cerimonia. Ma ha sottolineato anche il forte legame suo e di Giuliani con il territorio di Andria, Barletta, Trani e Bisceglie.
Tanti i personaggi politici del territorio presenti all'evento, tra cui il parlmentare Francesco Amoruso (in Senato esponente di Alleanza Liberalpopolare-Autonomie e amico di Giuliani), e l'ex candidato sindaco pd di Andria, Sabino Forunato (testimone di Liso). Ma non hanno voluto mancare nemmeno il sindaco di Barletta, Pasquale Cascella, l'ex di Andria, Vincenzo Zaccaro, il consigliere regionale Sabino Zinni, il vicesindaco e l'assessore di Bisceglie, Vittorio Fata e Vincenzo Valente, e il presidente della Bat, Beppe Corrado.
Al termine della cerimonia la coppia ha dichiarato di voler utilizzare il cognome Liso e, dunque, per Giuliani il secondo cognome viene postposto come accade anche per le coppie etero.
«La nostra vita di tutti i giorni, le relazioni di parentela e affettività continueranno come sempre», ha detto Nunzio Liso, nel 2010 candidato sindaco alle Comunali di Andria che si chiusero con l'elezione di Nicola Giorgino. «Ma questo darà sicurezza e tranquillità maggiori a entrambi, soprattutto per il momento del bisogno. La legge credo avesse anche questa funzione. Non raggiunge la piena uguaglianza che in molti abbiamo perorato, ma dà anche molto e di questo siamo consapevoli».
Il suo compagno, Nico Giuliani, discendente del compositore Mauro, ha aggiunto che «era ora di uscire da questo periodo di oscurantismo perché ormai in tutta Europa è considerata una cosa normale».
Grande soddisfazione è stata espressa da Luciano Lopopolo, componente del direttivo nazionale di Arcigay. «C'è un'unica parola - ha detto - per definire l'unione tra due persone: si chiama matrimonio. Culturalmente il matrimonio egualitario il matrimonio resta una delle principali aspirazioni della nostra associazione. Dal punto di vista giuridico l'esclusione della stepchild adoption dalla legge Cirinnà è stata per noi una grave perdita, perché in questo modo non sono stati tutelati i diritti dei minori e delle minori che vivono già con coppie gay». Quanto a Nunzio Liso e Nico Giuliani, Lopopolo ha ricordato che i due «sono stati con noi nelle lotte contro l'omofobia. Ricordo - ha aggiunto - le dichiarazioni di Liso contro i fenomeni di discriminazione che si sono verificati nel nostro territorio. Ma entrambi testimoniano, con la bellezza della loro unione, che cosa voglia dire essere attivisti del movimento lesbo-gay in Italia».
Liso, in particolare, ha ringraziato il Comune di Trani e tutto lo staff dell'ufficio Anagrafe per aver consentito la cerimonia. Ma ha sottolineato anche il forte legame suo e di Giuliani con il territorio di Andria, Barletta, Trani e Bisceglie.