Nuova donazione multiorgano al Bonomo di Andria
Prelevati cuore, fegato, reni e cornee da una donna di 50 anni
giovedì 31 dicembre 2020
9.37
L'anno si chiude con il più grande gesto d'amore possibile, una donazione multiorgano. Nella notte all'ospedale Bonomo di Andria una donna di 50 anni di Barletta ha donato cuore, fegato, reni e cornee. In sala operatoria si sono avvicendate cinque diverse equipe chirurgiche: l'equipe di Bari ha prelevato il fegato per trasferirlo al Policlinico di Roma per una urgenza, l'equipe di Bologna ha prelevato il cuore per trasferirlo all'ospedale Sant'Orsola di Bologna, l'equipe di Foggia ha prelevato i reni per trasferirli a Bari, l'equipe degli oculisti di Andria coordinati dal dottor Fabio Massari hanno prelevato le cornee per inviarli alla banca degli occhi di Mestre.
A coordinare tutte le attività è stato il dottor Giuseppe Vitobello con il supporto del dottor Nicola Di Venosa, Direttore della unità operativa di Anestesia e Rianimazione, e la collaborazione di molti operatori di tutte le branche. "E' la sesta donazione multiorgano dell'anno - racconta Vitobello - probabilmente la più complicata dal punto di vista clinico perché è stato prelevato anche il cuore. Voglio ringraziare tutti i colleghi del presidio ospedaliero per la collaborazione e l'attenzione che dedicano alla donazione e voglio soprattutto abbracciare la famiglia della donatrice". A dare il consenso sono stati la madre, il padre, la sorella e il fratello.
"Il nostro pensiero va a loro - dice Alessandro Delle Donne, Direttore Generale Asl Bt - e alla forza che hanno avuto per sostenere con così tanta forza un "si" alla vita che continua in un momento di dolore così forte. La donazione degli organi è il più grande gesto di altruismo di cui possiamo farci protagonisti".
A coordinare tutte le attività è stato il dottor Giuseppe Vitobello con il supporto del dottor Nicola Di Venosa, Direttore della unità operativa di Anestesia e Rianimazione, e la collaborazione di molti operatori di tutte le branche. "E' la sesta donazione multiorgano dell'anno - racconta Vitobello - probabilmente la più complicata dal punto di vista clinico perché è stato prelevato anche il cuore. Voglio ringraziare tutti i colleghi del presidio ospedaliero per la collaborazione e l'attenzione che dedicano alla donazione e voglio soprattutto abbracciare la famiglia della donatrice". A dare il consenso sono stati la madre, il padre, la sorella e il fratello.
"Il nostro pensiero va a loro - dice Alessandro Delle Donne, Direttore Generale Asl Bt - e alla forza che hanno avuto per sostenere con così tanta forza un "si" alla vita che continua in un momento di dolore così forte. La donazione degli organi è il più grande gesto di altruismo di cui possiamo farci protagonisti".