Nuova petizione per i residenti di Via Napoli
"Operazione illogica: in via Gisotti abitano solo 7 persone"
sabato 26 novembre 2005
I cittadini di Via Napoli, dopo l'intervento del consigliere Cuccovillo dello scorso 11 luglio, scrivono nuovamente all'amministrazione, sottoscrivendo una petizione che vi proponiamo integralmente:
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I sottoscritti, tutti residenti in via Napoli, sottopongono all'attenzione della S.V. le seguenti considerazioni. Qualche tempo fa ebbero a ricevere dall'Ufficio Anagrafe una comunicazione con la quale apprendevano che era mutata la denominazione della via Napoli e venivano invitati a portare i vari documenti personali per i conseguenziali aggiornamenti. Una mattina, inoltre, ebbero a constatare che era stata asportata l'originaria targa apposta all'inizio della strada e che al suo posto, vergata in vernice nera, figurava la dizione "Via Attilio Gisotti già Via Napoli".
Premesso che appaiono innegabili i disagi arrecati ai residenti dal mutamento di denominazione della via e che tale fenomeno risulta ancora più grave per i numerosi titolari di imprese e di attività commerciali che nella via Napoli hanno la loro sede (basti pensare alla necessità di sostituire la carta intestata e di variare le indicazioni rilevanti sotto il profilo fiscale e camerale), i sottoscritti hanno cercato di avere contezza delle ragioni che avevano condotto al mutamento di denominazione della strada, nonchè della procedura all'uopo seguita, ed hanno dovuto prendere atto del carattere palesemente irrituale ed illegittimo dell'operato di codesta Amministrazione.
La ragione giustificatrice del mutamento di denominazione, da quel che è dato comprendere dal parere espresso a maggioranza dalla Commissione Toponomastica nella seduta del 30.9.2004, sarebbe rappresentata dal fatto che nella delibera di Consiglio Comunale n. 717 del 16.4.1981, con la quale si provvide a denominare una serie di strade ancora prive di intitolazione, la denominazione di "Via Napoli" era stata riservata ad una strada diversa e, più esattamente, a quella che attualmente viene denominata "Via Mons. Martucci". Si afferma in sostanza che l'attuale Via Napoli tale mai sarebbe stata e pertanto, trattandosi di provvedere alla sua intitolazione, si è ritenuto possibile estendere ad essa la denominazione di " Via Attilio Gisotti " che contraddistingueva il minuscolo tratto prospiciente su via Malcangi, senza necessità di adozione di un formale provvedimento al riguardo.
L'anzidetta tesi, stando alla quale i residenti di via Napoli avrebbero sinora abitato in una strada per così dire "..abusiva..", appare sorprendente e non può essere condivisa. E' innegabile che con la delibera di Consiglio Comunale del 16.4.81 si previde di riservare la denominazione di " Via Napoli " all'attuale via Mons. Martucci. E', però, altrettanto innegabile che, in sede di esecuzione dell'anzidetta delibera, la denominazione di "Via Napoli " venne attribuita ad altra strada e che ciò ebbe ad originare una situazione di fatto produttiva di effetti giuridicamente rilevanti. Coloro che abitavano nella strada in concreto denominata " Via Napoli ", infatti, vennero anche dal Comune censiti come residenti in Via Napoli e in tale ultimo luogo risultavano avere il centro dei loro interessi, a tale specifico indirizzo venendo loro inviati tutti gli atti di rilievo anche pubblico (certificato elettorale, cartelle esattoriali, ben tre atti di censimento ecc.).
Ciò sta ad indicare che i presupposti in fatto della delibera di Consiglio Comunale del 16.4.81 erano ormai venuti meno e che, in luogo dell'originaria previsione, si era affermata una realtà giuridicamente rilevante e tale riconosciuta dalla stessa Amministrazione. Ne è dimostrazione il fatto che, allorquando si trattò di intitolare il tratto contrapposto alla via Napoli (tratto che, secondo le previsioni della richiamata delibera, avrebbe dovuto essere denominato " Via Napoli "), ed esso si attribuì una denominazione del tutto diversa (via Mons. Martucci). Deve trarsene la conclusione che l'attuale Via Napoli, lungi dall'essere una sorta di strada "..abusiva..", tale è sempre stata legittimamente e la migliore conferma viene proprio da codesta Amministrazione giacchè con la delibera di G.C. n. 383 del 24.4.1997, nell'intitolare al carneade Attilio Gisotti il brevissimo tratto prospiciente su via Malcangi, si specificò che l'anzidetta strada andava "..verso via Napoli..".
Migliore riconoscimento dell'esistenza di via Napoli (e degli effetti giuridicamente rilevanti da detto riconoscimento scaturenti) non poteva esserci! Premessa dunque la sicura esistenza della via Napoli e ribadito che trattasi di una situazione produttiva di effetti giuridicamente rilevanti in quanto espressamente riconosciuta dalla stessa Amministrazione, un eventuale mutamento di denominazione avrebbe potuto intervenire solo a mezzo di formale provvedimento. Di tale provvedimento, pur a seguito delle ricerche svolte, i sottoscritti non hanno trovato traccia ed è di palmare evidenza che l'assenza del prescritto provvedimento integra una specifica causa di illegittimità. Nè può affermarsi che il necessario provvedimento risiede nel parere (espresso tra l'altro solo a maggioranza, e non all'unanimità) della Commissione Toponomastica e ciò perchè un tale parere rappresenta solo un supporto consultivo all'azione dell'Amministrazione e non può, quindi, sostituire l'atto attraverso il quale la volontà dell'Ente può legittimamente manifestarsi all'esterno.
In ogni caso, a volere in ipotesi individuare il richiesto provvedimento nel parere di cui innanzi, non può farsi a meno di rimarcare la contrarietà di quest'ultimo agli elementari principi di logica e di buon senso. Nel minuscolo tratto prospiciente su via Malcangi risultano risiedere solo sette persone. Nel tratto denominato Via Napoli, invece, risiedono oltre duecento persone ed è sufficiente tale considerazione ad evidenziare l'illogicità dell'operazione compiuta, essendo indubbio che nella comparazione dei contrapposti interessi sia più conforme all'interesse generale far gravare il disagio su poche persone, anzichè sulla pratica totalità dei residenti (come, del resto, già sottolineato dal relatore della pratica nella seduta della Commissione Toponomastica). L'illogicità della operazione in discorso è di tangibile percezione e disvela sottostanti motivazioni obbedienti a finalità di altra natura; finalità che neppure sono di difficile individuazione ove si abbia riguardo ai rapporti di parentela esistenti tra gli sparuti residenti del tratto denominato Via Gisotti ed il nominativo cui quel tratto è stato intestato.
Quest'ultimo convincimento, lungi dall'essere il frutto di meri sospetti, trova esplicita conferma nel verbale della seduta della Commissione Toponomastica, da esso traendosi notizia dell'intervento di un consigliere comunale che è diretto discendente dell'oscuro carneade al quale si è voluto intestare l'intera strada. E' appena il caso di evidenziare che quell'intervento appare di dubbia legittimità e forse non manca di apparire rilevante anche sul piano penale, risultando innegabile la situazione di conflitto di interessi in cui il suddetto consigliere versava ed apparendo quanto meno doveroso l'obbligo di astensione in tale contesto. Pertanto, apparendo il mutamento di denominazione della via di dubbia legittimità sotto i molteplici profili innanzi richiamati, i sottoscritti chiedono alla S.V. di voler revocare le determinazioni (se così è lecito chiamarle) adottate sul punto e di volere ripristinare la situazione in precedenza esistente. Fanno presente che, in caso di mancato accoglimento della presente istanza, si vedranno costretti a tutelare i propri interessi anche nella competente sede giurisdizionale.
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I sottoscritti, tutti residenti in via Napoli, sottopongono all'attenzione della S.V. le seguenti considerazioni. Qualche tempo fa ebbero a ricevere dall'Ufficio Anagrafe una comunicazione con la quale apprendevano che era mutata la denominazione della via Napoli e venivano invitati a portare i vari documenti personali per i conseguenziali aggiornamenti. Una mattina, inoltre, ebbero a constatare che era stata asportata l'originaria targa apposta all'inizio della strada e che al suo posto, vergata in vernice nera, figurava la dizione "Via Attilio Gisotti già Via Napoli".
Premesso che appaiono innegabili i disagi arrecati ai residenti dal mutamento di denominazione della via e che tale fenomeno risulta ancora più grave per i numerosi titolari di imprese e di attività commerciali che nella via Napoli hanno la loro sede (basti pensare alla necessità di sostituire la carta intestata e di variare le indicazioni rilevanti sotto il profilo fiscale e camerale), i sottoscritti hanno cercato di avere contezza delle ragioni che avevano condotto al mutamento di denominazione della strada, nonchè della procedura all'uopo seguita, ed hanno dovuto prendere atto del carattere palesemente irrituale ed illegittimo dell'operato di codesta Amministrazione.
La ragione giustificatrice del mutamento di denominazione, da quel che è dato comprendere dal parere espresso a maggioranza dalla Commissione Toponomastica nella seduta del 30.9.2004, sarebbe rappresentata dal fatto che nella delibera di Consiglio Comunale n. 717 del 16.4.1981, con la quale si provvide a denominare una serie di strade ancora prive di intitolazione, la denominazione di "Via Napoli" era stata riservata ad una strada diversa e, più esattamente, a quella che attualmente viene denominata "Via Mons. Martucci". Si afferma in sostanza che l'attuale Via Napoli tale mai sarebbe stata e pertanto, trattandosi di provvedere alla sua intitolazione, si è ritenuto possibile estendere ad essa la denominazione di " Via Attilio Gisotti " che contraddistingueva il minuscolo tratto prospiciente su via Malcangi, senza necessità di adozione di un formale provvedimento al riguardo.
L'anzidetta tesi, stando alla quale i residenti di via Napoli avrebbero sinora abitato in una strada per così dire "..abusiva..", appare sorprendente e non può essere condivisa. E' innegabile che con la delibera di Consiglio Comunale del 16.4.81 si previde di riservare la denominazione di " Via Napoli " all'attuale via Mons. Martucci. E', però, altrettanto innegabile che, in sede di esecuzione dell'anzidetta delibera, la denominazione di "Via Napoli " venne attribuita ad altra strada e che ciò ebbe ad originare una situazione di fatto produttiva di effetti giuridicamente rilevanti. Coloro che abitavano nella strada in concreto denominata " Via Napoli ", infatti, vennero anche dal Comune censiti come residenti in Via Napoli e in tale ultimo luogo risultavano avere il centro dei loro interessi, a tale specifico indirizzo venendo loro inviati tutti gli atti di rilievo anche pubblico (certificato elettorale, cartelle esattoriali, ben tre atti di censimento ecc.).
Ciò sta ad indicare che i presupposti in fatto della delibera di Consiglio Comunale del 16.4.81 erano ormai venuti meno e che, in luogo dell'originaria previsione, si era affermata una realtà giuridicamente rilevante e tale riconosciuta dalla stessa Amministrazione. Ne è dimostrazione il fatto che, allorquando si trattò di intitolare il tratto contrapposto alla via Napoli (tratto che, secondo le previsioni della richiamata delibera, avrebbe dovuto essere denominato " Via Napoli "), ed esso si attribuì una denominazione del tutto diversa (via Mons. Martucci). Deve trarsene la conclusione che l'attuale Via Napoli, lungi dall'essere una sorta di strada "..abusiva..", tale è sempre stata legittimamente e la migliore conferma viene proprio da codesta Amministrazione giacchè con la delibera di G.C. n. 383 del 24.4.1997, nell'intitolare al carneade Attilio Gisotti il brevissimo tratto prospiciente su via Malcangi, si specificò che l'anzidetta strada andava "..verso via Napoli..".
Migliore riconoscimento dell'esistenza di via Napoli (e degli effetti giuridicamente rilevanti da detto riconoscimento scaturenti) non poteva esserci! Premessa dunque la sicura esistenza della via Napoli e ribadito che trattasi di una situazione produttiva di effetti giuridicamente rilevanti in quanto espressamente riconosciuta dalla stessa Amministrazione, un eventuale mutamento di denominazione avrebbe potuto intervenire solo a mezzo di formale provvedimento. Di tale provvedimento, pur a seguito delle ricerche svolte, i sottoscritti non hanno trovato traccia ed è di palmare evidenza che l'assenza del prescritto provvedimento integra una specifica causa di illegittimità. Nè può affermarsi che il necessario provvedimento risiede nel parere (espresso tra l'altro solo a maggioranza, e non all'unanimità) della Commissione Toponomastica e ciò perchè un tale parere rappresenta solo un supporto consultivo all'azione dell'Amministrazione e non può, quindi, sostituire l'atto attraverso il quale la volontà dell'Ente può legittimamente manifestarsi all'esterno.
In ogni caso, a volere in ipotesi individuare il richiesto provvedimento nel parere di cui innanzi, non può farsi a meno di rimarcare la contrarietà di quest'ultimo agli elementari principi di logica e di buon senso. Nel minuscolo tratto prospiciente su via Malcangi risultano risiedere solo sette persone. Nel tratto denominato Via Napoli, invece, risiedono oltre duecento persone ed è sufficiente tale considerazione ad evidenziare l'illogicità dell'operazione compiuta, essendo indubbio che nella comparazione dei contrapposti interessi sia più conforme all'interesse generale far gravare il disagio su poche persone, anzichè sulla pratica totalità dei residenti (come, del resto, già sottolineato dal relatore della pratica nella seduta della Commissione Toponomastica). L'illogicità della operazione in discorso è di tangibile percezione e disvela sottostanti motivazioni obbedienti a finalità di altra natura; finalità che neppure sono di difficile individuazione ove si abbia riguardo ai rapporti di parentela esistenti tra gli sparuti residenti del tratto denominato Via Gisotti ed il nominativo cui quel tratto è stato intestato.
Quest'ultimo convincimento, lungi dall'essere il frutto di meri sospetti, trova esplicita conferma nel verbale della seduta della Commissione Toponomastica, da esso traendosi notizia dell'intervento di un consigliere comunale che è diretto discendente dell'oscuro carneade al quale si è voluto intestare l'intera strada. E' appena il caso di evidenziare che quell'intervento appare di dubbia legittimità e forse non manca di apparire rilevante anche sul piano penale, risultando innegabile la situazione di conflitto di interessi in cui il suddetto consigliere versava ed apparendo quanto meno doveroso l'obbligo di astensione in tale contesto. Pertanto, apparendo il mutamento di denominazione della via di dubbia legittimità sotto i molteplici profili innanzi richiamati, i sottoscritti chiedono alla S.V. di voler revocare le determinazioni (se così è lecito chiamarle) adottate sul punto e di volere ripristinare la situazione in precedenza esistente. Fanno presente che, in caso di mancato accoglimento della presente istanza, si vedranno costretti a tutelare i propri interessi anche nella competente sede giurisdizionale.