Nuove dotazioni tecnologiche per l'ospedale di Trani
In arrivo una Tac a 16 strati estendibili
lunedì 1 febbraio 2010
Una Tac a 64 strati sia per l'ospedale di Andria che per l'ospedale di Bisceglie, una Tac a 16 strati estendibili a 32 per l'ospedale di Trani, un sistema mammografico digitale per l'ospedale di Barletta: la Asl Bat si arricchisce di apparecchiature tecnologiche di ultima generazione per potenziare le strutture ospedaliere di tutto il territorio e rispondere in maniera sempre più efficiente alle esigenze di diagnosi e cura espresse dai cittadini.
Con delibera n. 154 del 29 gennaio la Direzione della Asl ha acquistato due sistemi diagnostici tomografici computerizzati (Tac) a 64 strati per gli ospedali di Andria e Bisceglie. La Tac presente attualmente nell'ospedale di Andria, inoltre, non sarà data in permuta come inizialmente previsto, ma resterà in dotazione presso il reparto di Radiologia dell'ospedale di Andria. Con la stessa delibera è stata deciso anche l'acquisto di un sistema diagnostico tomografico computerizzato per l'ospedale di Trani ad almeno 16 strati. Nel costo complessivo di 3milioni e 300mila euro sono compresi i costi delle tre apparecchiature, i costi dei lavori necessari per l'installazione della Tac di Andria e l'assistenza tecnica.
Con delibera n. 153 è stata invece deciso l'acquisto di un sistema mammografico digitale ad acquisizione diretta con capacità stereotassiche per biopsia mammaria guidata (mammoton) che sarà installato presso l'unità operativa di Radiologia dell'ospedale Dimiccoli di Barletta. Il costo complessivo dell'apparecchiatura e dei lavori per l'installazione è di 740mila euro. Il mammoton è uno strumento diagnostico che utilizza una piccola sonda assistita da un computer per effettuare biopsie di lesioni della mammella non palpabili. Si tratta di una tecnica di chirurgia mininvasiva che può essere effettuata ambulatorialmente: il mammoton preleva solo una piccola quantità di tessuto sano e non richiede successiva sutura poiché l'incisione attraverso la quale viene fatta passare la sonda è di dimensioni molto ridotte.
«Queste apparecchiature sono state acquistate in parte con i fondi dell'ex articolo 20 della legge 67/88 e in parte con i fondi aziendali - dice Felice De Pietro, Direttore Amministrativo Asl Bat – si tratta di strumenti tecnologicamente molto avanzati che ci permetteranno di completare, in alcuni casi, e di migliorare in altri le possibilità di diagnosi che già sono offerte sul territorio».
«E' importante potenziare la dotazione tecnologica degli ospedali – dice Rocco Canosa, Direttore Generale – la presenza sul territorio della Asl di più apparecchiature ci permetterà anche di rispondere in maniera più efficiente alle liste di attesa. Per questo non abbiamo voluto dare in permuta la Tac presente ad Andria: è importante fare tutti gli sforzi possibili per risolvere le questioni legate alle richieste di esami diagnostici da parte dei cittadini. La Asl con l'acquisto di queste nuove apparecchiatura si pone come un punto di riferimento importate su tutto il territorio: abbiamo strumenti molto avanzati e le professionalità per garantire la giusta assistenza ai nostri cittadini, senza dimenticare che al di là delle tecnologie, pure di fondamentale importanza, rimane la qualità del rapporto medico-paziente».
Con delibera n. 154 del 29 gennaio la Direzione della Asl ha acquistato due sistemi diagnostici tomografici computerizzati (Tac) a 64 strati per gli ospedali di Andria e Bisceglie. La Tac presente attualmente nell'ospedale di Andria, inoltre, non sarà data in permuta come inizialmente previsto, ma resterà in dotazione presso il reparto di Radiologia dell'ospedale di Andria. Con la stessa delibera è stata deciso anche l'acquisto di un sistema diagnostico tomografico computerizzato per l'ospedale di Trani ad almeno 16 strati. Nel costo complessivo di 3milioni e 300mila euro sono compresi i costi delle tre apparecchiature, i costi dei lavori necessari per l'installazione della Tac di Andria e l'assistenza tecnica.
Con delibera n. 153 è stata invece deciso l'acquisto di un sistema mammografico digitale ad acquisizione diretta con capacità stereotassiche per biopsia mammaria guidata (mammoton) che sarà installato presso l'unità operativa di Radiologia dell'ospedale Dimiccoli di Barletta. Il costo complessivo dell'apparecchiatura e dei lavori per l'installazione è di 740mila euro. Il mammoton è uno strumento diagnostico che utilizza una piccola sonda assistita da un computer per effettuare biopsie di lesioni della mammella non palpabili. Si tratta di una tecnica di chirurgia mininvasiva che può essere effettuata ambulatorialmente: il mammoton preleva solo una piccola quantità di tessuto sano e non richiede successiva sutura poiché l'incisione attraverso la quale viene fatta passare la sonda è di dimensioni molto ridotte.
«Queste apparecchiature sono state acquistate in parte con i fondi dell'ex articolo 20 della legge 67/88 e in parte con i fondi aziendali - dice Felice De Pietro, Direttore Amministrativo Asl Bat – si tratta di strumenti tecnologicamente molto avanzati che ci permetteranno di completare, in alcuni casi, e di migliorare in altri le possibilità di diagnosi che già sono offerte sul territorio».
«E' importante potenziare la dotazione tecnologica degli ospedali – dice Rocco Canosa, Direttore Generale – la presenza sul territorio della Asl di più apparecchiature ci permetterà anche di rispondere in maniera più efficiente alle liste di attesa. Per questo non abbiamo voluto dare in permuta la Tac presente ad Andria: è importante fare tutti gli sforzi possibili per risolvere le questioni legate alle richieste di esami diagnostici da parte dei cittadini. La Asl con l'acquisto di queste nuove apparecchiatura si pone come un punto di riferimento importate su tutto il territorio: abbiamo strumenti molto avanzati e le professionalità per garantire la giusta assistenza ai nostri cittadini, senza dimenticare che al di là delle tecnologie, pure di fondamentale importanza, rimane la qualità del rapporto medico-paziente».