Nuovo ospedale di Andria, Tomasicchio: «Non risolverà i problemi per i quali è stato costruito»
Il consigliere comunale: «Si chiude un ospedale per aprirne un altro con altrettanti posti letto. Ha senso?»
venerdì 15 marzo 2019
Il nuovo Ospedale di Andria (al quale non sarei per stupido campanilismo contrario), così come appare concepito, non servirebbe a risolvere i problemi ai quali appare preordinata la sua costruzione:
1) la Bat è ultima in Puglia e tra le ultime in Italia per mancato rispetto dell'indice previsto di 3,7 posti letto per acuti ogni mille abitanti ; attualmente ne abbiamo meno di 2;
2) costruire un ospedale nuovo da 320 posti letto in luogo di un ospedale vecchio da 340/350 posti non solo non risolverebbe ma nazi aggraverebbe la situazione, abbassando ulteriormente l'indice insufficiente del rapporto tra posti letto ed abitanti;
3) l'ospedale di Trani aveva, nel momento di suo massimo utilizzo, 320 posti letto; se ne chiude uno da 320 per costruirne un altro, anche se nuovo, da altri 320? Ha senso?
4) un ospedale ad Andria avrebbe senso se fosse più grande e ci portasse nella media prevista dalla legge ; esso dovrebbe, pertanto, essere un ospedale da almeno 500 posti letto, altrimenti non servirebbe;
5) nel frattempo il nostro Sindaco, cui sto per notificare un atto di diffida, si accingerebbe a firmare un ennesimo quanto inutile "protocollo di intessa", questa volta soltanto con la Asl Bat, per riaffermare cose scontate e dannose per la nostra Città. Ciò che appare molto più grave è il fatto che questa intesa sarebbe in palese contraddizione con la volontà espressa dal Consiglio Comunale con la delibera del 17 maggio scorso che chiedeva la permanenza in vita del Pronto Soccorso 24 ore su 24.
In sintesi, il Sindaco sembra infischiarsene radicalmente della volontà del Consiglio Comunale consacrata in un atto formale come una delibera votata all'unanimità, esprimendo disprezzo per la massima assise istituzionale cittadina.
Emanuele Tomasicchio,
consigliere comunale
1) la Bat è ultima in Puglia e tra le ultime in Italia per mancato rispetto dell'indice previsto di 3,7 posti letto per acuti ogni mille abitanti ; attualmente ne abbiamo meno di 2;
2) costruire un ospedale nuovo da 320 posti letto in luogo di un ospedale vecchio da 340/350 posti non solo non risolverebbe ma nazi aggraverebbe la situazione, abbassando ulteriormente l'indice insufficiente del rapporto tra posti letto ed abitanti;
3) l'ospedale di Trani aveva, nel momento di suo massimo utilizzo, 320 posti letto; se ne chiude uno da 320 per costruirne un altro, anche se nuovo, da altri 320? Ha senso?
4) un ospedale ad Andria avrebbe senso se fosse più grande e ci portasse nella media prevista dalla legge ; esso dovrebbe, pertanto, essere un ospedale da almeno 500 posti letto, altrimenti non servirebbe;
5) nel frattempo il nostro Sindaco, cui sto per notificare un atto di diffida, si accingerebbe a firmare un ennesimo quanto inutile "protocollo di intessa", questa volta soltanto con la Asl Bat, per riaffermare cose scontate e dannose per la nostra Città. Ciò che appare molto più grave è il fatto che questa intesa sarebbe in palese contraddizione con la volontà espressa dal Consiglio Comunale con la delibera del 17 maggio scorso che chiedeva la permanenza in vita del Pronto Soccorso 24 ore su 24.
In sintesi, il Sindaco sembra infischiarsene radicalmente della volontà del Consiglio Comunale consacrata in un atto formale come una delibera votata all'unanimità, esprimendo disprezzo per la massima assise istituzionale cittadina.
Emanuele Tomasicchio,
consigliere comunale