Occhi secchi e rossi causati dallo smart working
Piccole pause e postazione di lavoro idonea per non affaticare gli occhi
mercoledì 3 giugno 2020
9.45
Con la pandemia globale COVID-19 le scuole e gli uffici sono rimasti chiusi per diversi mesi. Le scuole non riapriranno fino al prossimo anno, mentre, gli uffici stanno gradualmente aprendo, anche se molti lavoratori stanno continuando a svolgere il loro impiego a casa in modalità smart working.
Lavorando da casa spesso il monte ore aumenta e così anche il tempo trascorso davanti a pc, tablet e smartphone. La sovraesposizione agli schermi di computer o altri device elettronici può provocare fastidiosi sintomi agli occhi e nei casi più gravi, complicazioni alla vista. Tutto ciò si può sintetizzare con la nota sindrome da visione al computer.
Ma in cosa consiste questa sindrome, quali sono i suoi sintomi e come si possono proteggere gli occhi e la vista? A tutte queste domande daremo una risposta in questo articolo.
Fortunatamente le soluzioni per proteggere gli occhi dalla luce blu esistono. Per chi lavora molte ore davanti al pc è indispensabile avere un paio di occhiali con filtro luce blu, come quelle che la start-up italiana Nowaveofficial mette a disposizione sul proprio sito. Si tratta di occhiali con lenti particolari e lavorate appositamente per poter fungere da schermo protettivo per gli occhi e di bloccare i raggi della luce blu, impedendoli di raggiungere gli occhi.
La regola ideale sarebbe quella del: 20-20-20. Ovvero, dopo 20 minuti di lavoro davanti al pc, distogliere lo sguardo e fissare un punto lontano 20 metri per almeno 20 secondi.
E in più, ritornando allo stretching per gli occhi, occorre fare delle piccole rotazioni con gli occhi con le palpebre chiuse. Movimenti circolari e delicati e soprattutto lenti. In questo modo i vostri occhi si muoveranno un po' e si lubrificheranno evitando di rimanere secchi e irritati.
Una posizione ideale è quella dove le bracci formano un angolo di 90° e i piedi sono ben poggiati a terra. Da non dimenticare la lontananza dello schermo del pc, né troppo vicino né troppo lontano e soprattutto l'illuminazione della stanza.
Sì alla luce naturale ma con attenzione che non si trovi dietro allo schermo e né che punti direttamente esso. Anche la luce artificiale deve essere regolata, con gli stessi criteri di quella naturale.
Lavorando da casa spesso il monte ore aumenta e così anche il tempo trascorso davanti a pc, tablet e smartphone. La sovraesposizione agli schermi di computer o altri device elettronici può provocare fastidiosi sintomi agli occhi e nei casi più gravi, complicazioni alla vista. Tutto ciò si può sintetizzare con la nota sindrome da visione al computer.
Ma in cosa consiste questa sindrome, quali sono i suoi sintomi e come si possono proteggere gli occhi e la vista? A tutte queste domande daremo una risposta in questo articolo.
Sindrome da visione al computer: sintomi
Vi sarà capitato parecchie volte di arrivare a fine giornata con gli occhi secchi e rossi e con un forte mal di testa. Questi sono solo alcuni piccoli campanelli d'allarme che vi avvisano di diminuire le ore davanti a schermi luminosi. Lo schermo della tv, dei pc o degli smartphone emanano la luce blu, un'onda luminosa dannosa per la vista nonché causa principale di tutti i fastidiosi sintomi poco sopra elencati.Fortunatamente le soluzioni per proteggere gli occhi dalla luce blu esistono. Per chi lavora molte ore davanti al pc è indispensabile avere un paio di occhiali con filtro luce blu, come quelle che la start-up italiana Nowaveofficial mette a disposizione sul proprio sito. Si tratta di occhiali con lenti particolari e lavorate appositamente per poter fungere da schermo protettivo per gli occhi e di bloccare i raggi della luce blu, impedendoli di raggiungere gli occhi.
Pausa e stretching per gli occhi
Anche gli occhi hanno bisogno di una pausa e soprattutto di fare un po' di stretching. Durante l'arco della giornata lavorativa, di studio o di svago davanti ad un monitor è bene prendere qualche minuto di pausa. Questo vi permetterà innanzitutto di sgranchire un po' le gambe e aiutare anche la schiena ma soprattutto i vostri occhi ne gioveranno perché per un paio di minuti potranno guardare la luce naturale e oggetti ben più lontani. In questo modo si rilasseranno e non vi daranno fastidio a fine giornata.La regola ideale sarebbe quella del: 20-20-20. Ovvero, dopo 20 minuti di lavoro davanti al pc, distogliere lo sguardo e fissare un punto lontano 20 metri per almeno 20 secondi.
E in più, ritornando allo stretching per gli occhi, occorre fare delle piccole rotazioni con gli occhi con le palpebre chiuse. Movimenti circolari e delicati e soprattutto lenti. In questo modo i vostri occhi si muoveranno un po' e si lubrificheranno evitando di rimanere secchi e irritati.
Postazione lavoro idonea
Ma indossare gli occhiali con filtro luce blu e riposare gli occhi ogni 20 minuti non basta. Per poter proteggere a pieno gli occhi e in particolare la vista, anche la postazione di lavoro deve essere idonea. La sedia deve essere comoda e permettervi di poterla regolare in altezza. Anche la scrivania deve essere della giusta altezza, deve permettervi di non affaticare né la vista né le braccia e la schiena.Una posizione ideale è quella dove le bracci formano un angolo di 90° e i piedi sono ben poggiati a terra. Da non dimenticare la lontananza dello schermo del pc, né troppo vicino né troppo lontano e soprattutto l'illuminazione della stanza.
Sì alla luce naturale ma con attenzione che non si trovi dietro allo schermo e né che punti direttamente esso. Anche la luce artificiale deve essere regolata, con gli stessi criteri di quella naturale.