Oggi a Trani il presidente della Cassazione, Giovanni Canzio
A mezzogiorno incontro con i magistrati in Tribunale, nel pomeriggio con gli avvocati
venerdì 19 maggio 2017
Il primo presidente della Corte di Cassazione, Giovanni Canzio, oggi farà visita al Tribunale di Trani e all'ordine degli avvocati. A mezzogiorno nell'aula di Corte d'Assise (in Piazza Duomo, sede centrale degli uffici giudiziari) Canzio incontrerà i magistrati del tribunale tranese. A fare gli onori di casa sarà il presidente del Tribunale Antonio De Luce.
Nel pomeriggio, alle ore 16, nella biblioteca storica del consiglio forense, Canzio terrà una "lectio magistralis" sul delicato e sempre attuale tema "Indipendenza ed autonomia della Magistratura: una ri-lettura dei principi costituzionali". Un appuntamento, che si preannuncia seguitissimo, reso possibile grazie al presidente emerito dell'ordine forense tranese avvocato Antonio Giorgino ed all'ulteriore impulso del vice presidente del Consiglio Nazionale Forense, avv. Francesco Logrieco, anch'egli ex presidente del foro tranese. «La venuta del presidente Canzio onora e nobilita il nostro storico foro – afferma il presidente dell'Ordine degli Avvocati di Trani Tullio Bertolino. Il suo intervento toccherà un tema molto avvertito non solo dagli addetti ai lavori, riguardando, infatti, l'intera collettività. Sotto altro profilo, la Corte di Cassazione, organo più alto della Magistratura, con le proprie pronunce, supplisce o indirizza il potere legislativo, spesso in ritardo coi tempi o col diffuso sentire».
CHI È GIOVANNI CANZIO
Nato a Salerno il 1 gennaio 1945, Canzio si è laureato nel 1966 presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Napoli. Ha iniziato la propria carriera in Magistratura nel 1970, prestando servizio presso il Tribunale di Vicenza, la Procura della Repubblica ed il Tribunale di Rieti. Dal 1995 al 2009 ha svolto presso la Corte di Cassazione le funzioni di consigliere della prima sezione penale e di componente-coordinatore delle Sezioni Unite penali, figurando quale relatore-estensore di numerosissime sentenze, pubblicate e commentate dalla dottrina in riviste e opere giuridiche: tra le altre quelle sull'omicidio di Mino Pecorelli e sulla strage delle Fosse Ardeatine.
In Cassazione Canzio ha svolto anche le funzioni di vice direttore, prima, e di direttore, poi, dell'Ufficio del Massimario, dirigendo, fra l'altro, il servizio del relativo sito web. Dal 2009 è stato presidente della Corte d'Appello di L'Aquila e dal 2011 presidente della Corte d'Appello di Milano, per poi riapprodare in Cassazione, il 7 gennaio 2016, in qualità di primo presidente.
Docente alla facoltà di giurisprudenza dell'università Cattolica di Milano, Canzio ha svolto un'intensa attività in campo scientifico, quale autore di numerosi studi di diritto e procedura penale e in materia di organizzazione giudiziaria. Ha pure insegnato diritto e procedura penale in varie scuole di specializzazione delle professioni legali e scuole forensi. E' stato, inoltre, presidente o componente di varie commissioni ministeriali di riforma dei codici penale e di procedura penale.
Nel pomeriggio, alle ore 16, nella biblioteca storica del consiglio forense, Canzio terrà una "lectio magistralis" sul delicato e sempre attuale tema "Indipendenza ed autonomia della Magistratura: una ri-lettura dei principi costituzionali". Un appuntamento, che si preannuncia seguitissimo, reso possibile grazie al presidente emerito dell'ordine forense tranese avvocato Antonio Giorgino ed all'ulteriore impulso del vice presidente del Consiglio Nazionale Forense, avv. Francesco Logrieco, anch'egli ex presidente del foro tranese. «La venuta del presidente Canzio onora e nobilita il nostro storico foro – afferma il presidente dell'Ordine degli Avvocati di Trani Tullio Bertolino. Il suo intervento toccherà un tema molto avvertito non solo dagli addetti ai lavori, riguardando, infatti, l'intera collettività. Sotto altro profilo, la Corte di Cassazione, organo più alto della Magistratura, con le proprie pronunce, supplisce o indirizza il potere legislativo, spesso in ritardo coi tempi o col diffuso sentire».
CHI È GIOVANNI CANZIO
Nato a Salerno il 1 gennaio 1945, Canzio si è laureato nel 1966 presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Napoli. Ha iniziato la propria carriera in Magistratura nel 1970, prestando servizio presso il Tribunale di Vicenza, la Procura della Repubblica ed il Tribunale di Rieti. Dal 1995 al 2009 ha svolto presso la Corte di Cassazione le funzioni di consigliere della prima sezione penale e di componente-coordinatore delle Sezioni Unite penali, figurando quale relatore-estensore di numerosissime sentenze, pubblicate e commentate dalla dottrina in riviste e opere giuridiche: tra le altre quelle sull'omicidio di Mino Pecorelli e sulla strage delle Fosse Ardeatine.
In Cassazione Canzio ha svolto anche le funzioni di vice direttore, prima, e di direttore, poi, dell'Ufficio del Massimario, dirigendo, fra l'altro, il servizio del relativo sito web. Dal 2009 è stato presidente della Corte d'Appello di L'Aquila e dal 2011 presidente della Corte d'Appello di Milano, per poi riapprodare in Cassazione, il 7 gennaio 2016, in qualità di primo presidente.
Docente alla facoltà di giurisprudenza dell'università Cattolica di Milano, Canzio ha svolto un'intensa attività in campo scientifico, quale autore di numerosi studi di diritto e procedura penale e in materia di organizzazione giudiziaria. Ha pure insegnato diritto e procedura penale in varie scuole di specializzazione delle professioni legali e scuole forensi. E' stato, inoltre, presidente o componente di varie commissioni ministeriali di riforma dei codici penale e di procedura penale.