Oggi è san Leucio, a Trani un "patrono di scorta" dimenticato
Dopo san Nicola Pellegrino è considerato protettore della Città
mercoledì 11 gennaio 2023
9.06
San Leucio è familiare ai tranesi per l'ipogeo a lui dedicato nella Cattedrale di Trani, al quale si accede da una scala posta al centro della chiesa longitudinale che conduce verso la cripta di San Nicolino. Ma non tutti sanno che Lencio è considerato il patrono "secondario" di Trani , nè ne conoscono la storia. Vissuto nel IV secolo, fondò la chiesa brindisina. Le fonti sono scarse ma è certa la sua feconda opera evangelizzatrice. Sepolto a Brindisi, i suoi resti furono trafugati da fedeli di Trani e portati nella cripta che oggi visitiamo.
Leucio nasce ad Alessandria d'Egitto intorno alla seconda metà del IV secolo. Il giovane viene cresciuto in una comunità di monaci presente in Egitto. Imbarcatosi, perviene ad Otranto per poi giungere a Brindisi. Qui diviene vescovo, fondando la Santa Chiesa. E' tramandato che sia morto martire. Trani sposa la devozione verso San Leucio, prima ancora del X secolo. Un gruppo di marinai tranesi presenti in Brindisi, qui vi trafugano le reliquie del Santo. Trasportate le stesse in città, eleggono il Venerato a Patrono del paese. Una presenza importante è la confraternita che ne porta il suo nome. Prime testimonianze scritte si hanno tra il 1500 ed il 1600. Nello statuto della stessa vi è scritto: "…siccome antichissimo è in detta città il culto di S. Leucio, riconosciuto per Santo Patrono della medesima, così antichissima è pure la sua Congregazione sotto il suo nome, eretta nella Chiesa Metropolitana in un soccorpo particolare della stessa destinato a detto Santo" (tratto dal libro "Le Confraternite di Trani" di Francesco Pagano).
Sul tradizionale sacco bianco plissettato, gli iscritti indossano una mozzetta color verde. Il sodalizio in questione ha sempre aiutato l'Arciconfraternita dei Bianchi, nella processione del Sabato Santo, nel sorreggere processionalmente la statua di Santa Maria Maddalena. La congrega ha dismesso le sue pie funzione attorno agli anni '60 dello scorso secolo. Ad oggi in città, in tutte le chiese, si celebra l'Eucaristia in suo onore. E' la liturgia propria data dal messale diocesano a prevederne la "memoria obbligatoria". Messa da parte la regola liturgica, che fine ha fatto l'attaccamento verso il Santo Patrono secondario della nostra città? Con la venuta meno delle attività confraternali si sono estinte tutte le pie opere devozionali e caritatevoli atte per onorare tale protettore.
L'anima benedetta del compianto Arcivescovo Mons. Giovan Battista Pichierri ha svolto un'azione di ripresa della devozione nei riguardi della figura del tranese San Magno, vescovo e martire. Ne ha istituito una parrocchia a lui dedicata e, ad oggi, potremmo affermare che ne è divenuta il faro del quartiere stadio. Che possa la devozione al Santo pastore Leucio essere risvegliata, puntando su una catechesi che riconduce al Cristo: il vero ed unico Buon Pastore. San Leucio potrà divenire un aiuto in tale senso. Un sostegno e non solo una dimenticanza!
Leucio nasce ad Alessandria d'Egitto intorno alla seconda metà del IV secolo. Il giovane viene cresciuto in una comunità di monaci presente in Egitto. Imbarcatosi, perviene ad Otranto per poi giungere a Brindisi. Qui diviene vescovo, fondando la Santa Chiesa. E' tramandato che sia morto martire. Trani sposa la devozione verso San Leucio, prima ancora del X secolo. Un gruppo di marinai tranesi presenti in Brindisi, qui vi trafugano le reliquie del Santo. Trasportate le stesse in città, eleggono il Venerato a Patrono del paese. Una presenza importante è la confraternita che ne porta il suo nome. Prime testimonianze scritte si hanno tra il 1500 ed il 1600. Nello statuto della stessa vi è scritto: "…siccome antichissimo è in detta città il culto di S. Leucio, riconosciuto per Santo Patrono della medesima, così antichissima è pure la sua Congregazione sotto il suo nome, eretta nella Chiesa Metropolitana in un soccorpo particolare della stessa destinato a detto Santo" (tratto dal libro "Le Confraternite di Trani" di Francesco Pagano).
Sul tradizionale sacco bianco plissettato, gli iscritti indossano una mozzetta color verde. Il sodalizio in questione ha sempre aiutato l'Arciconfraternita dei Bianchi, nella processione del Sabato Santo, nel sorreggere processionalmente la statua di Santa Maria Maddalena. La congrega ha dismesso le sue pie funzione attorno agli anni '60 dello scorso secolo. Ad oggi in città, in tutte le chiese, si celebra l'Eucaristia in suo onore. E' la liturgia propria data dal messale diocesano a prevederne la "memoria obbligatoria". Messa da parte la regola liturgica, che fine ha fatto l'attaccamento verso il Santo Patrono secondario della nostra città? Con la venuta meno delle attività confraternali si sono estinte tutte le pie opere devozionali e caritatevoli atte per onorare tale protettore.
L'anima benedetta del compianto Arcivescovo Mons. Giovan Battista Pichierri ha svolto un'azione di ripresa della devozione nei riguardi della figura del tranese San Magno, vescovo e martire. Ne ha istituito una parrocchia a lui dedicata e, ad oggi, potremmo affermare che ne è divenuta il faro del quartiere stadio. Che possa la devozione al Santo pastore Leucio essere risvegliata, puntando su una catechesi che riconduce al Cristo: il vero ed unico Buon Pastore. San Leucio potrà divenire un aiuto in tale senso. Un sostegno e non solo una dimenticanza!