Omicidio Zanni, arrestato un ragazzino di 15 anni
E' in carcere al Fornelli di Bari su disposizione del Tribunale dei minori
venerdì 16 ottobre 2015
20.31
I carabinieri hanno arrestato il ragazzino tranese di poco più di 15 anni ritenuto il responsabile dell'omicidio di Biagio Zanni, il 34enne accoltellato tra il 19 e il 20 settembre scorso mentre si trovava sul porto di Trani. Il 15enne è, da ieri pomeriggio, nel carcere Fornelli di Bari su provvedimento del gip del Tribunale dei minori, Patrizia Famà, con le accuse di rissa e omicidio in concorso. Ma già dall'1 ottobre scorso era stato affidato a una comunità, insieme al fratello di 16 anni. E' in carcere, invece, da 15 giorni il 19enne Gianluca Napoletano, accusato di rissa e concorso (anomalo) in omicidio. La misura è stata confermata proprio ieri dal Tribunale del Riesame, sia pure con la riqualificazione del reato (da concorso in omicidio a concorso anomalo in omicidio).
Ma non sarebbe Napoletano, secondo gli inquirenti, ad aver sferrato le due coltellate che hanno ucciso Zanni, ma appunto il 15enne. Il 34enne venne accoltellato al termine di una rissa tra un gruppetto di ragazzini (tra cui il 15enne) e un amico della vittima, che avrebbe innescato la lite dando uno sgambetto ai due fratelli di 15 e 16 anni. Zanni sarebbe intervenuto in difesa dell'amico, finendo accoltellato. Trasportato all'ospedale di Andria è morto la mattina del 20 settembre.
Le inchieste sul caso sono due, una della Procura di Trani e l'altra di quella dei minori e sono coinvolte sei persone. Tre sono minori.
Ma non sarebbe Napoletano, secondo gli inquirenti, ad aver sferrato le due coltellate che hanno ucciso Zanni, ma appunto il 15enne. Il 34enne venne accoltellato al termine di una rissa tra un gruppetto di ragazzini (tra cui il 15enne) e un amico della vittima, che avrebbe innescato la lite dando uno sgambetto ai due fratelli di 15 e 16 anni. Zanni sarebbe intervenuto in difesa dell'amico, finendo accoltellato. Trasportato all'ospedale di Andria è morto la mattina del 20 settembre.
Le inchieste sul caso sono due, una della Procura di Trani e l'altra di quella dei minori e sono coinvolte sei persone. Tre sono minori.