Operazione Elgasud, diffida di Ferrante (Pd) al sindaco
Il 14 dicembre è prevista l’assemblea dei soci di Amet
sabato 12 dicembre 2009
Il 14 dicembre è stata convocata l'assembela dei soci di Amet. Nella seduta dovrebbe essere conferito dal socio unico (il Comune di Trani) l'assenso al perfezionamento della cosiddetta operazione Elgasud che prevede la cessione dei contratti relativi alle 30mila utenze di Amet. Ne da notizia il capogruppo del Partito Democratico, Fabrizio Ferrante che, con una nota, ha diffidato il sindaco, Giuseppe Tarantini, in qualità di legale rappresentante del Comune di Trani, «dal compiere atti per i quali sia prevista una deliberazione preventiva di indirizzo da parte del Consiglio comunale».
Ferrante sostiene la tesi sollevata da più colleghi nel corso dell'ultimo Consiglio comunale, ossia che i consiglieri e l'assemblea comunale abbiano perso il ruolo di indirizzo e guida politica. «Questo tipo di assenso – dice Ferrante – necessita, in conformità alle vigenti disposizioni di legge, di specifico mandato e indirizzo da parte del Consiglio comunale. Un provvedimento del genere, ad oggi, non risulta essere stato approvato dall'assemblea. Per questo motivo il Partito Democratico diffida il primo cittadino ad intraprendere azioni non discusse dal Consiglio».
A dire il vero, il Partito Democratico, così come tutta l'opposizione, è da mesi che chiede la convocazione di un Consiglio comunale sulle aziende partecipate: «Fin da febbraio del 2009 – prosegue Ferrante – dieci consiglieri comunali hanno inoltrato agli organi competenti la richiesta di una convocazione di una seduta del Consiglio per discutere delle aziende partecipate dal Comune di Trani. La nostra richiesta era legittimata dallo statuto comunale e dal regolamento comunale ma, ad oggi, nessuno ha preso in considerazione la nostra istanza».
Ferrante sostiene la tesi sollevata da più colleghi nel corso dell'ultimo Consiglio comunale, ossia che i consiglieri e l'assemblea comunale abbiano perso il ruolo di indirizzo e guida politica. «Questo tipo di assenso – dice Ferrante – necessita, in conformità alle vigenti disposizioni di legge, di specifico mandato e indirizzo da parte del Consiglio comunale. Un provvedimento del genere, ad oggi, non risulta essere stato approvato dall'assemblea. Per questo motivo il Partito Democratico diffida il primo cittadino ad intraprendere azioni non discusse dal Consiglio».
A dire il vero, il Partito Democratico, così come tutta l'opposizione, è da mesi che chiede la convocazione di un Consiglio comunale sulle aziende partecipate: «Fin da febbraio del 2009 – prosegue Ferrante – dieci consiglieri comunali hanno inoltrato agli organi competenti la richiesta di una convocazione di una seduta del Consiglio per discutere delle aziende partecipate dal Comune di Trani. La nostra richiesta era legittimata dallo statuto comunale e dal regolamento comunale ma, ad oggi, nessuno ha preso in considerazione la nostra istanza».