Pronto soccorso, Riserbato: «Non ci tireremo indietro in questa battaglia»
Conferenza stampa convocata dal sindaco con i sindacati e il comitato L328
lunedì 3 novembre 2014
10.27
Una sospensione, fino all'insediamento del nuovo governo regionale, del nuovo assetto della rete di emergenza-urgenza ospedaliera regionale che mortificherebbe a punto di primo intervento il pronto soccorso di Trani, i cui lavori milionari sono in corso ed in via di ultimazione. E' questa la richiesta avanzata dal sindaco della città, Luigi Riserbato, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta questa mattina a palazzo di città con le rappresentanze sindacali aziendali del San Nicola Pellegrino ed i rappresentanti del comitato cittadino L328.
Questa mattina il primo cittadino tranese ha inviato all'assessore regionale alla sanità, Donato Pentassuglia, una richiesta di incontro urgente, chiedendo di essere ricevuto a Bari con i rappresentanti sindacali aziendali dell'ospedale di Trani. A quell'incontro, Riserbato ribadirà la proposta di moratoria di un piano definito "mannaia" per l'ospedale di Trani. «Non vogliamo una terza casa di riposo in città – ha detto Riserbato – e non vogliamo più subire mortificazioni e penalizzazioni.
Questo nuovo assetto della rete sanitaria regionale non risponde affatto alle esigenze della nostra città e si basa su dati che i sindacati aziendali confermano essere del tutto inesatti se si pensa che, ad ottobre, il pronto soccorso tranese aveva registrato oltre 10mila accessi». «Finora – ha concluso Riserbato – abbiamo avuto un atteggiamento di massimo rispetto e di apertura nei confronti della Regione. Mi auguro che la nostra proposta, assolutamente collaborativa, venga recepita. In caso contrario faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per difendere un fondamentale diritto costituzionale quale quello della salute».
Questa mattina il primo cittadino tranese ha inviato all'assessore regionale alla sanità, Donato Pentassuglia, una richiesta di incontro urgente, chiedendo di essere ricevuto a Bari con i rappresentanti sindacali aziendali dell'ospedale di Trani. A quell'incontro, Riserbato ribadirà la proposta di moratoria di un piano definito "mannaia" per l'ospedale di Trani. «Non vogliamo una terza casa di riposo in città – ha detto Riserbato – e non vogliamo più subire mortificazioni e penalizzazioni.
Questo nuovo assetto della rete sanitaria regionale non risponde affatto alle esigenze della nostra città e si basa su dati che i sindacati aziendali confermano essere del tutto inesatti se si pensa che, ad ottobre, il pronto soccorso tranese aveva registrato oltre 10mila accessi». «Finora – ha concluso Riserbato – abbiamo avuto un atteggiamento di massimo rispetto e di apertura nei confronti della Regione. Mi auguro che la nostra proposta, assolutamente collaborativa, venga recepita. In caso contrario faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per difendere un fondamentale diritto costituzionale quale quello della salute».