Ospedale, addio al reparto di rianimazione?

De Toma (Fi): «Siamo pronti alle barricate»

domenica 8 novembre 2015 2.04
A cura di Martina Tortosa
Sono state inaugurate, la mattina del 31 ottobre, le nuove sale operatorie dell'ospedale Vittorio Emanuele II di Bisceglie. Per renderle efficienti a pieno regime manca solo l'attivazione del reparto di Anestesia a Rianimazione che avverrà entro fine anno, al termine dei lavori di riqualificazione con sei posti letto. Una volta attivata l'unità, sarà completamente abbandonata quella dell'ospedale di Trani.

I consiglieri di opposizione non resteranno a guardare e daranno vita ad una vera e propria protesta anche a suon di barricate, pur di impedire la chiusura del reparto. «Questa notizia - ha dichiarato il consigliere di Forza Italia, Pasquale De Toma - non fa altro che confermare che continua questo inesorabile silente stillicidio nei confronti del nostro ospedale. Inoltre, come se non bastasse, a seguito di disposizioni del direttore sanitario aziendale, è stato deciso di limitare l'apertura del laboratorio analisi di Trani soltanto alle ore antimeridiane dei giorni feriali».

A contestare le nuove disposizioni del dirigente Asl sono Pasquale de Toma e Fabrizio Sotero di Forza Italia, Raimondo Lima e Luigi Simone di Fratelli d'Italia e Carlo Laurora e Giuseppe Casalino del Nuovo Centro Destra. Per i consiglieri di opposizione si tratta di una decisione gravissima: «Speriamo che non sia vero - ha continuato De Toma - aspettiamo o meno la conferma. Se dovesse essere così, vogliamo porre soltanto alcune domande: si parla a Trani di un'apertura di un pronto soccorso di eccellenza, ma come potrebbe esserci con un laboratorio analisi dall'attività limitata? Se dovesse esserci un'urgenza per qualcuno nel pomeriggio, le provette dovrebbero essere portate a Bisceglie e nel frattempo il malcapitato che destino avrebbe? Ancora una volta si è deciso sulle carte e sulla pelle dei cittadini tranesi».

«Con l'Amministrazione regionale del centrosinistra - ha concluso il consigliere di opposizione - si sta procedendo verso la chiusura non di un solo reparto, ma dell'intero ospedale. Monitoreremo costantemente la situazione, anche a costo di barricate, affinché ciò non avvenga. Intanto, ci chiediamo in questo momento dove sono i nostri colleghi del centrosinistra».