Ospedale, Briguglio: «Non ci possono essere ulteriori tagli»

Il capogruppo di Realtà Italia commenta la delicata questione

sabato 9 gennaio 2016
«Accolgo di buon grado la volontà del direttore generale della ASL BT, Ottavio Narracci, di trattenere il reparto di Oncoematologia nell'Ospedale San Nicola Pellegrino di Trani. Auspico altrettanta disponibilità da parte dello stesso ma soprattutto da parte del governatore della Regione Puglia nonché assessore alla salute, Michele Emiliano, affinchè si possa tutelare un nosocomio collocato in una città capoluogo di provincia, in una posizione strategica per il territorio e che per la forte vocazione turistico-culturale della città non può essere soggetto ad ulteriori "defezioni"». Interviene così Domenico Briguglio, capogruppo consiliare Realtà Italia, scelto come parte integrante del gruppo di lavoro operativo per stilare una proposta di rilancio del San Nicola Pellegrino che verrà sottoposta all'attenzione del presidente della Regione, Michele Emiliano.

«Trani negli anni è stata terra di conquista da parte della politica regionale con il risultato di sole penalizzazioni in danno della comunità locale, in barba al diritto alla salute degli stessi cittadini. Bisogna interrompere questo spiacevole trend e hanno fatto bene il sindaco Bottaro ed il concittadino assessore regionale Santorsola a costituire, nelle more dell'approvazione del nuovo piano di riordino ospedaliero, un vero e proprio gruppo operativo di lavoro del quale mi fregio di far parte in virtù della sensibilità mostrata dal sottoscritto nel corso degli anni sulla tematica "ospedale". Importante – conclude Briguglio - sarà la collaborazione con altri consiglieri comunali conoscitori della materia sanitaria e con le varie rappresentanze sindacali per presentare alla Regione Puglia e al governo Emiliano una proposta fattibile di rilancio del "San Nicola Pellegrino" finalizzata ad evitare nuovi attacchi scriteriati e a pensare ad una valorizzazione dello stesso. Per la prima volta, dopo anni, qualcosa si muove: alle parole è giunta l'ora che seguano i fatti».