Ospedale,"Ci perde la città"

Prima di tutto Trani: «i politici delle città vicine si fanno rispettare»

venerdì 23 febbraio 2007
«Tra qualche giorno il governo regionale varerà un provvedimento relativo alla Sanità nella Nuova Provincia in relazione ad una proposta elaborata dalla Direzione Generale della ASL BAT. Su tale proposta subito i politici di entrambi i poli si sono espressi: il centrosinistra con enfasi e gioia ed il centrodestra con disappunto. A nostro parere entrambe le parti non possono né gioire né inquietarsi per il semplice fatto che la Sanità a Trani è stata penalizzata sia dal governo precedente preseduto dall'on.le Fitto che da quello attuale presieduto dall'On. le Vendola.
Già prima del riordino Fitto dall'ospedale di Trani erano scomparsi alcuni reparti, il riordino Fitto completava l'opera perché tra gli altri servizi veniva tolto quello di ostetricia e ginecologia che è quello più ad evidenza cittadina (luogo di nascita) ma non certo il più importante. In quel momento il centrosinistra a livello cittadino e regionale attaccava il silente centrodestra con veemenza tanto che la Sanità pugliese diveniva il cavallo di battaglia per l'elezione dell'On. le Vendola a governatore della regione Puglia, faceva promesse che ad oggi non sono state mantenute, prometteva la riapertura in tempi brevissimi del reparto di ostetricia e ginecologia, quasi come premio e non già un diritto ed una necessità per una Città capoluogo-turistica di oltre 55.000 abitanti (ciò è avvenuto solo per i comuni di Terlizzi e Fasano – mistero).
A distanza di quasi due anni l'attuale proposta di riorganizzazione della ASL BAT assegna finalmente presso il nostro ospedale una unità operativa di ostetricia e ginecologia, però per assegnarci "tanto" ci fanno pagare un prezzo altissimo, viene tolto dall'ospedale di Trani un reparto di grande specialità quale è quello di "ematologia", trasferendolo in altro ospedale.
La proposta di riorganizzazione vede la Sanità a Trani ancora più penalizzata e ridimensionata quasi a livello ambulatoriale. Pertanto i politici appartenenti ad entrambi i poli non possono né gioire né inquietarsi. Per quanto innanzi riportato riteniamo che le forze partitiche di entrambi i poli della nostra città debbono riconoscere al momento lo stato di impotenza nei confronti dei loro stessi rappresentanti a livello provinciale e regionale, stato di crisi partitica già evidenziata con la nascita sul territorio di numerose liste civiche e comitati di quartiere. Noi ci apprestiamo ad una azione popolare di protesta nei confronti del governo regionale ma saremmo lieti che a questa nostra iniziativa si associassero anche i partiti politici, i movimenti, le associazioni, i comitati di quartiere perché è evidente un ostracismo assoluto nei confronti della città di Trani, dobbiamo far riconoscere che i diritti alla salute ed alla cura dei cittadini di Trani sono pari a quelli delle città viciniore, città vicine che vedono ogni giorno di più premiare i loro ospedali con la istituzione di nuovi servizi e cospicui trasferimenti di finanziamenti.
I politici delle città vicine si fanno rispettare, i politici di entrambi i poli della città di Trani no! La protesta deve rappresentare, altresì, le lungaggini per le prenotazioni per le prestazioni specialistiche ed ambulatoriali che non possono e non devono essere differite a mesi. Invitiamo tutti cittadini e cittadine a difendere i loro diritti ad essere pronti per la protesta, ad essere vicini a questo Movimento che intende rappresentare i problemi quotidiani dei cittadini di Trani ed a protestare all'interno dei loro partiti di appartenenza lì dove e se potesse esserci possibilità di discussione.»
Antonio Cirillo
Prima di Tutto Trani