Ospedale di Trani, per Tomasicchio i numeri diffusi non coincidono

Il consigliere: «Alla direzione generale della Asl chiedo una verifica seria ed obiettiva»

giovedì 26 luglio 2018 11.36
In riferimento a quanto dichiarato dal D.G. della Asl Bat avv. Delle Donne, mi corre l'obbligo di precisare quanto segue. Devo necessariamente premettere di conoscere da lungo tempo l'avv. Delle Donne e di averne sin qui apprezzato la preparazione e lo scrupolo professionale. Sicché, ho anche il dovere di riconoscerne pubblicamente l'impegno profuso per salvare il finanziamento destinato all'acquisto di una nuova Risonanza Magnetica per l'ex Ospedale di Trani.

Proprio per questo, tuttavia, esprimo il mio rammarico per una serie di questioni eminentemente numeriche che non possono essere ignorate e che non hanno, sino ad oggi, trovato risposta:

1) Sui numeri dei parti effettuati nell'Ospedale di Trani nel 2004, detti numeri non coincidono. Il numero dei nati a Trani non combacia con quello dello stato civile. E' necessaria una verifica obiettiva dei dati dei due ospedali e dei due DRG.

2) Se il D. G. ha avuto modo di leggere nei giorni scorsi le dichiarazioni del sottoscritto, immagino le avrà lette per intero. In caso affermativo, sarei desideroso di sapere se ha disposto i doverosi accertamenti del caso sulla vicenda della inattendibilità dei numeri sugli accessi al Pronto Soccorso di Trani, Bisceglie ed Andria trasmessi al Ministero della Salute (recte, all'AGENAS) nel 2013: come mai i medici del Pronto Soccorso (che hanno messo per iscritto queste cose) sostengono che i dati disponibili sul sistema informatico interno della ASL non coincidono con quelli che la ASL ha trasmesso all'AGENAS e, immaginiamo, alla Regione? E come faceva il Pronto Soccorso di Bisceglie a totalizzare più accessi di quello di Andria, che ha una popolazione quasi doppia? E' legittimo chiedere spiegazioni ed opportune indagini alla ASL BAT? In caso di verifica che confermi le perplessità di cui sopra, il DG non ritiene doveroso accertare chi e per quali ragioni abbia fornito quei dati all'Agenzia Nazionale? E non ritiene che dovrebbe interessare dei fatti anche l'Autorità Giudiziaria, visto che si tratta di atti pubblici?

3) Se il DG ha letto tutte le mie dichiarazioni, avrà anche letto dei verbali redatti dai NASin occasione delle due ispezioni al Pronto Soccorso di Bisceglie ed a quello di Trani, contenenti un elenco di evidenti criticità, definite strutturali, riguardanti il primo. E' lecito chiedere al DG di sapere se un Pronto Soccorso ubicato in un piano seminterrato, pare senza vie di fuga, senza camera calda e senza sala " triage " possa rimanere aperto e funzionante e possa essere ritenuto agibile ai sensi di legge?

Sono tutte domande che ho già posto all'Autorità Giudiziaria, ma avrei piacere che il neo insediato Direttore Generale avv. Delle Donne mostrasse la sensibilità istituzionale che senz'altro possiede ed avvertisse il dovere di accertare (innanzitutto per la indispensabile tutela dell'interesse pubblico che va osservata nell'esercizio di pubbliche funzioni tanto delicate ), motu proprio la fondatezza o meno di tutto quanto ho avuto modo di denunziare pubblicamente, anche al fine di acclarare chi e per quali ragioni gli ha fornito dati che paiono non trovare riscontro in altri pubblici registri.

Ad ogni buon conto, poiché so bene che un D. G. non è tenuto a rispondere a simili quesiti solo perché oggetto di articoli di stampa e per il rispetto che ognuno deve alla Istituzione ed a chi la rappresenta, avrò cura di notificarli alla ASL BAT in via formale con atto ritualmente notificato.

Emanuele Tomasicchio