Ospedale, Riserbato trova sponda in Pastore
«Equiparare le strutture di Trani e Bisceglie. Sopralluoghi e stop ai tagli». Il consigliere regionale indica una strada da seguire
lunedì 11 giugno 2012
15.31
«L'audizione da parte della terza commissione sanità del sindaco di Trani, Gigi Riserbato, con il suo vice e alcuni consiglieri comunali, ha, di fatto, aperto la discussione sulla seconda fase del piano di riordino ospedaliero». Franco Pastore, consigliere regionale e componente della commissione che ha accolto il sindaco di Trani, ipotizza un nuovo scenario in cui muoversi. «Riserbato - dice - è stato il primo sindaco che ha posto alcune questioni fondamentali: equiparare e, dunque, riservare il medesimo trattamento, all'ospedale di Bisceglie e a quello di Trani, avendo gli stessi il medesimo codice identificativo, con la possibilità che l'ospedale di Trani si caratterizzi quale polo chirurgico e quello di Bisceglie come polo medico».
Pastore indica una strada da seguire: «Organizzare una visita, una sorta di sopralluogo conoscitivo del nosocomio tranese, da parte della commissione e dell'assessorato regionale alla salute ed approfittare, in questa fase di ricognizione, per dare uno stop nell'adozione dei tagli, auspicando che si lavori al miglioramento della organizzazione dei servizi, nell'attesa di capire e redigere un piano preciso e puntuale per il nuovo ospedale previsto».
L'intento è di inviare queste indicazioni al direttore generale della Asl Bat quale atto di indirizzo. «Dal mio punto di vista - spiega Pastore - ritengo che, in ogni caso, prima di qual si voglia intervento riduttivo e volto a tagliare, posti letto e ospedali, si doti il territorio dei servizi sanitari necessari e non si faccia come a Spinazzola e a Minervino Murge, dove gli ospedali non ci sono più e i servizi assicurati non ancora. Certo le Asl non possono che districarsi con quello che c'è, ma la politica, l'indirizzo politico dei tagli deve prevedere e garantire la medesima velocità nel privare, taglio dei posti letto e chiusura degli ospedali, e nel dotare, servizi sul territorio, ambulatori e strutture socio sanitarie in grado di creare promuovere salute e prevenire le ospedalizzazioni».
Pastore indica una strada da seguire: «Organizzare una visita, una sorta di sopralluogo conoscitivo del nosocomio tranese, da parte della commissione e dell'assessorato regionale alla salute ed approfittare, in questa fase di ricognizione, per dare uno stop nell'adozione dei tagli, auspicando che si lavori al miglioramento della organizzazione dei servizi, nell'attesa di capire e redigere un piano preciso e puntuale per il nuovo ospedale previsto».
L'intento è di inviare queste indicazioni al direttore generale della Asl Bat quale atto di indirizzo. «Dal mio punto di vista - spiega Pastore - ritengo che, in ogni caso, prima di qual si voglia intervento riduttivo e volto a tagliare, posti letto e ospedali, si doti il territorio dei servizi sanitari necessari e non si faccia come a Spinazzola e a Minervino Murge, dove gli ospedali non ci sono più e i servizi assicurati non ancora. Certo le Asl non possono che districarsi con quello che c'è, ma la politica, l'indirizzo politico dei tagli deve prevedere e garantire la medesima velocità nel privare, taglio dei posti letto e chiusura degli ospedali, e nel dotare, servizi sul territorio, ambulatori e strutture socio sanitarie in grado di creare promuovere salute e prevenire le ospedalizzazioni».