Gestione di Palazzo Beltrani, commissione al lavoro per valutare l'offerta
E il Comune si costituisce in giudizio al Tar contro gli esclusi dai finanziamenti regionali
mercoledì 23 marzo 2016
7.37
Individuata la commissione che dovrà giudicare l'unica offerta arrivata al Comune per la gestione di Palazzo Beltrani, quella di Made in Puglia. A presiederla è Pasquale Greco, segretario generale del Comune di Fasano; mentre componenti sono Rosa Mezzina, funzionario del Polo museale della Puglia, e Olga Buono, assistente tecnico del Poin sezione Beni culturali Regione Puglia. Mentre Daniela Pellegrino, responsabile della biblioteca, è stata nominata segertario verbalizzante.
Per la gestione di Palazzo Beltrani, sede della Pinacoteca "Ivo Scaringi", è arrivata solo l'offerta di Made in Puglia, la società che ha gestito il Palazzo delle Arti fin a giugno 2013, quando è subentrata la Imago di Lecce (che si occupava e si occupa anche della biblioteca). La gara era stata pubblicata a fine gennaio con procedura telematica aperta sulla piattaforma Empulia e prevede l'affidamento in gestione dei servizi di palazzo Beltrani per i prossimi 5 anni, con offerta iniziale di 195.000 euro.
Il Comune di Trani ha dovuto, tuttavia, costituirsi in giudizio al Tar - nominando l'avvocato Franco Caputi Jambrenghi - contro i Comuni di Panni, Nociglia e Cavallino, esclusi dai finanziamenti regionali per il recupero, restauro e valorizzazione di alcuni beni di interesse storico-artistico ricadenti nei loro territori. Gli stessi finanziamenti sono stati, invece, attribuiti al Comune di Trani proprio per Palazzo Beltrani per 969 mila euro destinati a "forniture, servizi e lavori accessori per il potenziamento dell'offerta al visitatore di Palazzo Beltrani (pinacoteca Ivo Scaringi)". Il 15 ottobre il dirigente del servizio Beni culturali della Regione ha provveduto alla pubblicazione dell'elenco delle domande finanziate, di quelle finanziabili e di quelle non ammesse a finanziamento.
Per la gestione di Palazzo Beltrani, sede della Pinacoteca "Ivo Scaringi", è arrivata solo l'offerta di Made in Puglia, la società che ha gestito il Palazzo delle Arti fin a giugno 2013, quando è subentrata la Imago di Lecce (che si occupava e si occupa anche della biblioteca). La gara era stata pubblicata a fine gennaio con procedura telematica aperta sulla piattaforma Empulia e prevede l'affidamento in gestione dei servizi di palazzo Beltrani per i prossimi 5 anni, con offerta iniziale di 195.000 euro.
Il Comune di Trani ha dovuto, tuttavia, costituirsi in giudizio al Tar - nominando l'avvocato Franco Caputi Jambrenghi - contro i Comuni di Panni, Nociglia e Cavallino, esclusi dai finanziamenti regionali per il recupero, restauro e valorizzazione di alcuni beni di interesse storico-artistico ricadenti nei loro territori. Gli stessi finanziamenti sono stati, invece, attribuiti al Comune di Trani proprio per Palazzo Beltrani per 969 mila euro destinati a "forniture, servizi e lavori accessori per il potenziamento dell'offerta al visitatore di Palazzo Beltrani (pinacoteca Ivo Scaringi)". Il 15 ottobre il dirigente del servizio Beni culturali della Regione ha provveduto alla pubblicazione dell'elenco delle domande finanziate, di quelle finanziabili e di quelle non ammesse a finanziamento.