Palazzo Beltrani è poco sicuro, no alle attività culturali
Lo sostiene il coordinatore di Riva Destra, Antonio Loconte
lunedì 29 febbraio 2016
11.40
Antonio Loconte, coordinatore cittadino di Riva Destra, critica la scelta della giunta di autorizzare attività all'interno di Palazzo Beltrani nonostante non siano ancora partiti per la messa a sicurezza.
«A pochi giorni dalla chiusura della gara indetta per la gestione di Palazzo Beltrani e in attesa che la ditta affidataria, come previsto nel bando, provveda a "mettere in sicurezza" lo stabile per lo svolgimento del servizio, restiamo sconcertati -spiega - dinanzi la scelta dell'amministrazione di programmare attività, mostre e laboratori all'interno dello stesso. Lo stato dei luoghi in cui trovasi Palazzo Beltrani, infatti, non è dei migliori: impianto antincendio non funzionante, uscite d'emergenza bloccate o non segnalate, porte tagliafuoco non presenti, impianto di videosorveglianza guasto sono solo alcuni dei fattori che rendono la struttura "poco sicura"».
«Nonostante il palazzo presenti queste carenze che lo rendono "inidoneo" a ospitare eventi, la giunta ha pensato bene - rimarca - di approvare lo svolgimento di una serie di attività: da metà febbraio, quindi, è iniziato il viavai di intere scolaresche (persino di età compresa tra i 3 e 5 anni!!!) che si sono recate in visita presso il "Beltrani" mettendo a rischio la loro incolumità. Riva Destra, al fine di fare chiarezza riguardo tale situazione, intende rivolgere all'amministrazione alcuni interrogativi: innanzitutto chiede che vengano indicati, sempre che esistano, i responsabili della sicurezza e del primo soccorso, figure fondamentali per legge; in secondo luogo chiede se vi sia una copertura assicurativa e, nel caso non sia prevista, chi risponde di eventuali danni a cose e persone. La cultura - conclude - merita rispetto e tutela ma con la salute e la sicurezza dei cittadini non si scherza».
«A pochi giorni dalla chiusura della gara indetta per la gestione di Palazzo Beltrani e in attesa che la ditta affidataria, come previsto nel bando, provveda a "mettere in sicurezza" lo stabile per lo svolgimento del servizio, restiamo sconcertati -spiega - dinanzi la scelta dell'amministrazione di programmare attività, mostre e laboratori all'interno dello stesso. Lo stato dei luoghi in cui trovasi Palazzo Beltrani, infatti, non è dei migliori: impianto antincendio non funzionante, uscite d'emergenza bloccate o non segnalate, porte tagliafuoco non presenti, impianto di videosorveglianza guasto sono solo alcuni dei fattori che rendono la struttura "poco sicura"».
«Nonostante il palazzo presenti queste carenze che lo rendono "inidoneo" a ospitare eventi, la giunta ha pensato bene - rimarca - di approvare lo svolgimento di una serie di attività: da metà febbraio, quindi, è iniziato il viavai di intere scolaresche (persino di età compresa tra i 3 e 5 anni!!!) che si sono recate in visita presso il "Beltrani" mettendo a rischio la loro incolumità. Riva Destra, al fine di fare chiarezza riguardo tale situazione, intende rivolgere all'amministrazione alcuni interrogativi: innanzitutto chiede che vengano indicati, sempre che esistano, i responsabili della sicurezza e del primo soccorso, figure fondamentali per legge; in secondo luogo chiede se vi sia una copertura assicurativa e, nel caso non sia prevista, chi risponde di eventuali danni a cose e persone. La cultura - conclude - merita rispetto e tutela ma con la salute e la sicurezza dei cittadini non si scherza».