Palazzo Beltrani, in arrivo interventi di valorizzazione del sistema museale
Investimento da quasi un milione di euro tra Comune e Regione, termine lavori fine 2015
sabato 6 settembre 2014
12.46
Grosse novità in arrivo per il Palazzo delle Arti "Beltrani" e la Pinacoteca "Ivo Scaringi": la Giunta Comunale ha deciso in settimana di accedere a una linea di finanziamenti europei per migliorare il polo museale. La Città di Trani, quindi, accederà alle rimanenze dei Fesr Puglia 2007-2013, in particolare a quelli dedicati alla "Riqualificazione e valorizzazione del sistema museale", per una serie di interventi che prevederanno anche la creazione all'interno della struttura di una caffetteria, un bookshop, un cortile attrezzato e una sala multimediale.
L'investimento, in gran parte coperto dalla Regione Puglia ma sostenuto anche dal Comune con un mutuo decennale presso la Cassa Depositi e Prestiti, vedrà quasi un milione di euro (969.000 per l'esattezza) spesi in poco più di un anno: termine dei lavori previsto, infatti, per novembre 2015. Inizialmente, l'operazione avrebbe dovuto essere finanziata dai proventi delle concessioni edilizie e delle sanzioni urbanistiche. La previsione d'incasso di tali contributi non è stata, però, rispettata ma, per non perdere la possibilità di adempiere all'impegno preso nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2014-2016 e di sfruttare le risorse comunitarie, l'amministrazione comunale ha ritenuto giusto optare per altre strade al fine di chiudere positivamente il cofinanziamento.
L'investimento, in gran parte coperto dalla Regione Puglia ma sostenuto anche dal Comune con un mutuo decennale presso la Cassa Depositi e Prestiti, vedrà quasi un milione di euro (969.000 per l'esattezza) spesi in poco più di un anno: termine dei lavori previsto, infatti, per novembre 2015. Inizialmente, l'operazione avrebbe dovuto essere finanziata dai proventi delle concessioni edilizie e delle sanzioni urbanistiche. La previsione d'incasso di tali contributi non è stata, però, rispettata ma, per non perdere la possibilità di adempiere all'impegno preso nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2014-2016 e di sfruttare le risorse comunitarie, l'amministrazione comunale ha ritenuto giusto optare per altre strade al fine di chiudere positivamente il cofinanziamento.