Palazzo Beltrani si arricchisce di nuove opere d’arte

Il secondo piano apre uno scorcio significativo sulla storia dell’800

giovedì 19 agosto 2010
Palazzo Beltrani, il palazzo della arti nel cuore del centro storico di Trani, si arricchisce di nuove opere d'arte. L'inaugurazione del secondo piano della struttura offre uno scorcio significativo sulla storia dell'800, attraverso l'allestimento di opere recuperate dal patrimonio comunale e grazie ad importanti donazioni ed iniziative filantropiche di famiglie che hanno inteso condividere con un'intera comunità e con gli appassionati dell'arte tesori di grande valore.

Per l'occasione, palazzo Beltrani ha indossato l'elegante abito della festa, impreziosito dalla musica di Davide Santorsola che ha accompagnato con la sua musica la proiezione di oltre ottanta cortometraggi dei fratelli Lumiere, un ideale tuffo a ritroso nel tempo, nel diciannovesimo secolo, impresso adesso in una galleria ricca di importanti produzioni artistiche, legate alla storia della città, ad artisti tranesi, di nascita o di adozione. Hanno contribuito ad impreziosire le sale di palazzo Beltrani le famiglie Ladogana, Pastore ed un sensbile appassionato d'arte di Corato (il notaio Domenico Capozza) che ha voluto concedere in comodato d'uso una serie di pregevoli incisioni e litografie (circa 40).



«L'estate tranese – ha detto il sindaco Tarantini - sta per vivere la sua terza fase. Dopo aver esaltato le nostre tradizioni religiose e storiche e dopo aver messo in luce le nostre tradizioni enogastronomiche, adesso la nostra Trani vivrà una fase più meditativa, spiccando il volo nel cielo della cultura. L'inaugurazione del secondo piano di palazzo Beltrani e l'incremento di opere d'arte al suo interno è per noi motivo d'orgoglio, perché ci offre un ulteriore strumento attrattivo che avvicina ancor più alla città tutti coloro che amano l'arte. La bellezza del contenitore si somma al fascino del contenuto. Trani può offrire uno straordinario contenitore culturale e siamo lieti che tanti appassionati siano pronti a mettere a disposizione della collettività il proprio patrimonio dimostrando una sensibilità artistica senza eguali».



Le sale del secondo piano danno spazio a significative testimonianze della produzione dello scultore Antonio Bassi (1889-1965) che, proprio nella città natale, ha legato stimolanti tracce della sua operosità come ad esempio il busto di Dante esposto per la prima volta a Bari nel 1922. Poco distante, spicanno i ritratti di alcuni autorevoli esponenti della famiglia Festa Campanile. Della famiglia, destinata a perpetrare di padre in figlio la professione dell'avvocatura, spicca la figura di Nicola, avvocato dei poveri, brabaramente trucidato dalle truppe sanfediste nel marzo del 1799. Particolare valore documentario assume anche il doppio ritratto che riproduce, in piedi, all'interno dello studio, il più eminente rappresentante del casato, Lorenzo Festa Campanile (1797-1870), in compagnia del figlio adolescente Nicola.



I ritratti presenti nella sala superiore del palazzo delle arti tranese si uniscono a documenti autografi di Antonio Piccinni (di cui ricorre quest'anno il 90mo anniversario della morte) e ad una significativa valorizzazione di una parte degli arredi del teatro di Trani ascrivibili ai rifacimenti ottocenteschi successivi ai gravissimi danni intervenuti durante i fatti del 1799. Il salone di rappresentanza di palazzo Beltrani ospita tre divani, una consolle ed il busto raffigurante le sembianze dell'autorevole proprietario del palazzo, Giuseppe Beltrani (1812-1884), sindaco di Trani nel 1848 e nel 1860. Il busto (del 1886) reca la firma di un artista romano, Giulio Tadolini mentre la base e le iscrizioni sono opera di Antonio Bassi.

Di cose da vedere e raccontare ce ne sarebbero ancora, come testimonia il volume scritto per l'occasione da Lucia Rosa Pastore che si occupa dal dicembre scorso delle sorti del palazzo con ottimi risultati.