Palazzo Caccetta, interviene Marinaro

Il consigliere comunale sollecita un'indagine sugli immobili sfitti

venerdì 7 agosto 2009
«E' bastato che si verificasse qualcosa di pratico di non rinviabile, la rescissione del contratto di affitto di palazzo Caccetta, per evidenziare le macroscopiche manchevolezze della gestione amministrativa di questa città ed il vuoto di contenuti che gli indirizzi di governo che si erano dati hanno dimostrato di avere, indirizzi che venivano annunciati come grande programmazione politica. Gli ultimi avvenimenti hanno infatti dimostrato il fallimento di quelli che erano gli indirizzi di programmazione in materia di bilancio comunale.
Quando l'amministrazione parlava di provvedere alla flessibilità di bilancio, evidentemente continuava a pensare ancora che talune strutture pubbliche occupate da enti estranei all'amministrazione cittadina e da ordini ed associazioni di professionisti continuassero ad esistere senza un ritorno economico ed invece associazioni ed enti ONLUS meritevoli di aiuto per gli scopi nobili e di valori sociali generali dovessero continuare a pagare.
Avete instaurato una brusca interruzione di rapporto con coloro che per lungo tempo hanno beneficiato (altri beneficiano ancora) agendo contro il postulato di garantire una sana amministrazione cittadina, violando il vostro impegno di procedere ad un riordino, alla modernizzazione e realizzazione di una sana organizzazione amministrava del Comune di Trani. Vi siete resi corresponsabili di un gesto, quello compiuto dal dirigente della ripartizione finanza e patrimonio che non ha termini ed aggettivi nel definirsi: improprio, infelice, inqualificabile.
Invece di chiedere a che titolo l'ordine degli avvocati occupasse quei locali, meglio avrebbe fatto il dirigente a recensire tutti i locali dei quali il Comune paga gli affitti e chi li occupa, e quelli che invece disponibili di proprietà comunali occupati senza titolo o oneri; sarebbe stato, questo, si un gesto di avvio ad una oculata amministrazione che verifica con attenzione il proprio bilancio.
Poiché il programma di questa amministrazione di condividere le scelte che si devono fare nelle necessità occorrenti, noi della DCA/PDL, richiediamo che l'amministrazione con urgenza si adoperi perchè tali situazioni non si verifichino più e che sia promossa da subito un'accurata indagine di quanto il Comune paga e di quanto invece incassa e di quanto possa incassare locando anche gli immobili al momento inutilizzati».
Leonardo Marinaro Consigliere Comunale DCA/PDL