Gennaro Palmieri (Uildm): «Occorre interesse verso tutti i tipi di disabilità, non solo autismo»
La nota del presidente dell'associazione a tutela dei disabili di Trani
lunedì 18 dicembre 2023
17.02
«Giovedì 14 Dicembre, alle ore 17,00 nella sala Ronchi della Biblioteca Comunale Giovanni Bovio di Trani, si è tenuto un incontro tra "Trani Autism Friendly" con Istituzioni, Scuole e Famiglie, al fine di creare un momento di ascolto riguardante le necessità primarie che le persone affette da autismo e, di conseguenza, le proprie famiglie devono affrontare per assicurare la giusta dignità a tutti componenti di queste ultime»: lo dichiara Gennaro Palmieri dell'associazione Uildm Trani.
«Queste benefiche e lungimiranti iniziative non possono non trovare il plauso di tutti. Finalmente incomincia ad intravedersi la volontà delle Istituzioni locali di assicurare al mondo della disabilità un interesse focalizzato che va' dall'abbattimento delle barriere architettoniche alle prestazioni ad hoc, ai rimborsi, alla riabilitazione, alle varie attività lavorative e semplificazioni della infinita burocrazia che le famiglie si trovano ad affrontare con difficoltà economiche e psicologiche a volte insormontabili.
È pur vero che questa iniziativa nasce in seno al progetto del Trani Autism Friendly però è anche vero che molte di queste difficoltà, comuni a tutte le persone affette da patologie invalidanti, spesso non sono evidenti nel mondo del normodotato, per cui sarebbe stato doveroso ed adeguato, da parte dell'Assessore alla Disabilità, Avv. Ferrante, che avesse inserito nel comunicato stampa, che sarebbe stato organizzato un altro incontro alla pari con associazioni operanti sul territorio, da sempre, su tutte le tematiche che riguardano, a 360, il mondo della disabilità, dalle varie problematiche che si presentano dalla nascita, alla possibilità di essere punto di riferimento per le famiglie.
Mi sembra strano però il fatto d'indirizzare il proprio interesse ed impegnarsi, solertemente, solo da un po' di anni , per il mondo della disabilità ed in particolare dell'autismo; da non scordare che per diversi anni l'Avv. Fabrizio Ferrante ha fatto parte della nostra associazione, quale socio volontario, contribuendo economicamente al sostentamento della sede ma non impegnandosi mai a promuovere un progetto che, se fosse andato in porto ed approvato a livello regionale, avrebbe potuto portare nuova linfa vitale per la sopravvivenza della nostra associazione. Ma questo posso capirlo, non sono fatti miei. Ciò che non posso e non voglio ignorare è il non impegnarsi con lo stesso interesse, coinvolgimento, per tutti i tipi di disabilità, almeno fino a quando manterrà la delega d'Assessore alla Disabilità.
È pur vero, dicevamo, delle iniziative che sicuramente vedranno le relative realizzazioni, ne siamo certi; in fondo basta esserci dentro a certe realtà e solo così si può meglio comprendere quanto la vita a volte ti cambia in un battibaleno, ti stravolge l'esistenza e spesso incominci ad incontrare solo umiliazioni e sconforto.
Noi siamo convinti che gli stravolgimenti che avvengono in una famiglia, quando si trova di colpo di fronte a problematiche così gravi, derivanti dalle diverse disabilità, debbano trovare la sensibilità di ogni amministratore pubblico, ognuno per la sua parte e che debba adoperarsi affinchè nessuno resti indietro, nessuno venga discriminato magari da una patologia invalidante diversa ma soprattutto che egli abbia una visione a 360 del mondo della disabilità, anche se possa essere maggiormente interessato da un progetto di cui ne è Il promotore. La diversa abilità non deve conoscere differenze, ha solo bisogno che venga assicurata pari dignità con interventi medici, economici, lavorativi, assistenziali specifici per le diverse patologie, ma per tutti, onde evitare l'ulteriore umiliazione che scatenerebbe solo una "guerra tra poveri"».
«Queste benefiche e lungimiranti iniziative non possono non trovare il plauso di tutti. Finalmente incomincia ad intravedersi la volontà delle Istituzioni locali di assicurare al mondo della disabilità un interesse focalizzato che va' dall'abbattimento delle barriere architettoniche alle prestazioni ad hoc, ai rimborsi, alla riabilitazione, alle varie attività lavorative e semplificazioni della infinita burocrazia che le famiglie si trovano ad affrontare con difficoltà economiche e psicologiche a volte insormontabili.
È pur vero che questa iniziativa nasce in seno al progetto del Trani Autism Friendly però è anche vero che molte di queste difficoltà, comuni a tutte le persone affette da patologie invalidanti, spesso non sono evidenti nel mondo del normodotato, per cui sarebbe stato doveroso ed adeguato, da parte dell'Assessore alla Disabilità, Avv. Ferrante, che avesse inserito nel comunicato stampa, che sarebbe stato organizzato un altro incontro alla pari con associazioni operanti sul territorio, da sempre, su tutte le tematiche che riguardano, a 360, il mondo della disabilità, dalle varie problematiche che si presentano dalla nascita, alla possibilità di essere punto di riferimento per le famiglie.
Mi sembra strano però il fatto d'indirizzare il proprio interesse ed impegnarsi, solertemente, solo da un po' di anni , per il mondo della disabilità ed in particolare dell'autismo; da non scordare che per diversi anni l'Avv. Fabrizio Ferrante ha fatto parte della nostra associazione, quale socio volontario, contribuendo economicamente al sostentamento della sede ma non impegnandosi mai a promuovere un progetto che, se fosse andato in porto ed approvato a livello regionale, avrebbe potuto portare nuova linfa vitale per la sopravvivenza della nostra associazione. Ma questo posso capirlo, non sono fatti miei. Ciò che non posso e non voglio ignorare è il non impegnarsi con lo stesso interesse, coinvolgimento, per tutti i tipi di disabilità, almeno fino a quando manterrà la delega d'Assessore alla Disabilità.
È pur vero, dicevamo, delle iniziative che sicuramente vedranno le relative realizzazioni, ne siamo certi; in fondo basta esserci dentro a certe realtà e solo così si può meglio comprendere quanto la vita a volte ti cambia in un battibaleno, ti stravolge l'esistenza e spesso incominci ad incontrare solo umiliazioni e sconforto.
Noi siamo convinti che gli stravolgimenti che avvengono in una famiglia, quando si trova di colpo di fronte a problematiche così gravi, derivanti dalle diverse disabilità, debbano trovare la sensibilità di ogni amministratore pubblico, ognuno per la sua parte e che debba adoperarsi affinchè nessuno resti indietro, nessuno venga discriminato magari da una patologia invalidante diversa ma soprattutto che egli abbia una visione a 360 del mondo della disabilità, anche se possa essere maggiormente interessato da un progetto di cui ne è Il promotore. La diversa abilità non deve conoscere differenze, ha solo bisogno che venga assicurata pari dignità con interventi medici, economici, lavorativi, assistenziali specifici per le diverse patologie, ma per tutti, onde evitare l'ulteriore umiliazione che scatenerebbe solo una "guerra tra poveri"».