"Pandemos", il nuovo libro di Rino Negrogno
E' il quinto libro dello scrittore infermiere tranese
sabato 14 novembre 2020
10.56
Pandemos, che per i greci era legato non alla pandemia che ci sta tormentando, ma alla dea Aphrodite Pandemos, la dea dell'amore carnale. Questa volta non si tratta di un romanzo, ma di una raccolta di poesie. Dedicato ai nostri nonni, le persone più fragili e più a rischio durante questa gravissima pandemia.
Rino dice: "è solo un libro di poesie, non acquistatelo". E invece vale la pena di leggerlo. Rino ci parli di Pandemos? "Sono solo pensieri sparsi scritti tra il 2018 e il 2020, tra naufragi e pandemia, violenza sulle donne e uccisioni di bambini. Due anni difficili per il mondo. Invecchiare in queste circostanze è davvero molto faticoso".
Come nascono le tue poesie? Molti tra questi pensieri li ho elaborati mentre mi ritrovavo a venti centimetri da un paziente COVID positivo per incannulare una vena, per praticargli il massaggio cardiaco e la ventilazione artificiale, o chiusi in ambulanza, in uno spazio di un metro per due, bardato con una tuta bianca, una mascherina e una visiera.
Ascoltate "Pandemos" letta da Michele Lattanzio e tratta dal libro omonimo.
Rino dice: "è solo un libro di poesie, non acquistatelo". E invece vale la pena di leggerlo. Rino ci parli di Pandemos? "Sono solo pensieri sparsi scritti tra il 2018 e il 2020, tra naufragi e pandemia, violenza sulle donne e uccisioni di bambini. Due anni difficili per il mondo. Invecchiare in queste circostanze è davvero molto faticoso".
Come nascono le tue poesie? Molti tra questi pensieri li ho elaborati mentre mi ritrovavo a venti centimetri da un paziente COVID positivo per incannulare una vena, per praticargli il massaggio cardiaco e la ventilazione artificiale, o chiusi in ambulanza, in uno spazio di un metro per due, bardato con una tuta bianca, una mascherina e una visiera.
Ascoltate "Pandemos" letta da Michele Lattanzio e tratta dal libro omonimo.