Panificatori aperti a Santo Stefano: multe e polemiche
Laurora (Pd): «Comportamento anomalo dell'amministrazione»
lunedì 28 dicembre 2009
Dopo il giro di vite a Santo Stefano per le aperture non autorizzate (diciotto attività controllate e cinque panifici sanzionati), si alza la protesta della categoria dei panificatori. A farsene portavoce è il consigliere del Partito Democratico, Tommaso Laurora:
«Siamo alle solite - dice Laurora - e anche se siamo in clima natalizio non posso fare a meno di denunciare alcuni comportamenti quantomeno anomali di questa amministrazione e mi riferisco alle multe che in questi giorni hanno colpito i panificatori di questa città e a due ordinanze sindacali. La numero 32 del 2008, poi stravolta dalla numero 12 del 22 aprile del 2009 che prevede una deroga solo per i panificatori, i quali possono restare aperti in qualsiasi periodo dell'anno, natalizio e non. E' ovvio che questa ordinanza rimane in vigore fino al 31 dicembre 2009. Due mesi fa viene istituito un tavolo di concertazione con le varie categorie durante il quale si stabilisce un calendario di apertura e chiusura in piena sintonia con la legge regionale, ovviamente a questo tavolo erano presenti anche i panificatori. Questa ordinanza, firmata dal sindaco, viene integrata con una appendice che riguarda proprio i panificatori andando ancora una volta contro legge. Dal calendario vengono estrapolati nuovamente i panificatori dando a questi ultimi la possibilità di aprire le loro attività in qualunque periodo dell'anno. A questo punto delle due l'una: o bisogna fare qualche favore a qualche imprenditore sfruttando i panificatori che sono di fatto la categoria più piccola dando a questi la possibilità di restare aperti oppure il sindaco ha qualche problema con la suddetta categoria ed a questo punto credo che sia giusto esternarlo».
«Come mai – chiude Laurora - sono stati multati alcuni commercianti tra cui i panifici visto che nell'ordinanza è prevista la loro apertura in qualsiasi periodo dell'anno? Come al solito regna la confusione e chi ci rimette sono i cittadini dato che mi giungono notizie di un'imminente notifica al Comune di un ricorso di questa categoria al Tar nel quale ci sarà la richiesta di danni al Comune di Trani».
«Siamo alle solite - dice Laurora - e anche se siamo in clima natalizio non posso fare a meno di denunciare alcuni comportamenti quantomeno anomali di questa amministrazione e mi riferisco alle multe che in questi giorni hanno colpito i panificatori di questa città e a due ordinanze sindacali. La numero 32 del 2008, poi stravolta dalla numero 12 del 22 aprile del 2009 che prevede una deroga solo per i panificatori, i quali possono restare aperti in qualsiasi periodo dell'anno, natalizio e non. E' ovvio che questa ordinanza rimane in vigore fino al 31 dicembre 2009. Due mesi fa viene istituito un tavolo di concertazione con le varie categorie durante il quale si stabilisce un calendario di apertura e chiusura in piena sintonia con la legge regionale, ovviamente a questo tavolo erano presenti anche i panificatori. Questa ordinanza, firmata dal sindaco, viene integrata con una appendice che riguarda proprio i panificatori andando ancora una volta contro legge. Dal calendario vengono estrapolati nuovamente i panificatori dando a questi ultimi la possibilità di aprire le loro attività in qualunque periodo dell'anno. A questo punto delle due l'una: o bisogna fare qualche favore a qualche imprenditore sfruttando i panificatori che sono di fatto la categoria più piccola dando a questi la possibilità di restare aperti oppure il sindaco ha qualche problema con la suddetta categoria ed a questo punto credo che sia giusto esternarlo».
«Come mai – chiude Laurora - sono stati multati alcuni commercianti tra cui i panifici visto che nell'ordinanza è prevista la loro apertura in qualsiasi periodo dell'anno? Come al solito regna la confusione e chi ci rimette sono i cittadini dato che mi giungono notizie di un'imminente notifica al Comune di un ricorso di questa categoria al Tar nel quale ci sarà la richiesta di danni al Comune di Trani».