Paola Severini: "Orgogliosi di raccontare con la Rai l'azione di Trani e del centro Jobel"
La troupe della trasmissione "O anche no" presente in questi ultimi due giorni del Festival del Giullare
domenica 7 agosto 2022
17.01
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Lei il premio Nazionale il Giullare l'ha ricevuto due anni fa, per l'impegno con il quale svolge la sua professione di giornalista, scrittrice, produttrice televisiva, conduttrice radiofonica: ma una donna come Paola Severini Melograni andrebbe premiata ogni giorno, per il modo che ha di usare le sue competenze, i suoi talenti, la sua professionalità e soprattutto il suo cuore a favore dei più deboli, da ovunque provenga la loro debolezza.
A Trani in questo fine settimana - per condurre e raccontare con la troupe televisiva della trasmissione Rai "O anche no" e per la redazione di Angelipress, l'agenzia di cultura sociale che fornisce il Parlamento di cui è fondatrice e direttrice - le ultime due giornate XIV edizione del Festival del Giullare, ha preannunciato una presenza della nostra Città nella prossima celebrazione della Giornata della Disabilità: "È ammirevole l'impegno profuso dall'amministrazione locale per superare i limiti imposti dalla disabilità e soprattutto dal centro Jobel, che costituisce da anni un modello straordinario e un esempio di autentica integrazione e inclusione nel nostro Paese", ha dichiarato.
Un rapporto con Trani che per la Città costituisce un prezioso privilegio, vista la instancabile azione della Severini Melograni nel battersi attraverso l'informazione unita all'azione per "raccontare la realtà e fare in modo che le cose positive vengono evidenziate e quelle negative non avvengano più" : senso autentico, il suo, di una fede profonda e coraggiosa perché, come diceva San Giacomo, "senza le opere la fede è lingua morta".
Stasera è di nuovo sul palco del Festival del Giullare per la serata di gala che conclude oltre un mese di eventi, tra presentazione di libri, spettacoli musicali, rappresentazioni teatrali con compagnie provenienti da tutta Italia, proiezioni e finanche uno "show cooking" in quella meravigliosa emanazione del Teatro del Giullare che è la Locanda omonima in Piazza Mazzini, nel cuore di Trani.
In programma l'esibizione di Elisa Pascali e Federico Morgagni, campioni italiani ed europei in carica di tango argentino, il campione paralimpico Daniele Cassioli, il ballerino Simone Corso, la violoncellista Valentina Irlando e il gruppo Ladri di Carrozzelle, che la stessa Severini Melograni volle nel 2017 a Sanremo: come fu lei , l'anno precedente, a portare sullo stesso palco Ezio Bosso, facendo conoscere non solo al grande pubblico la sua grandezza di musicista ma la potenza di uno spirito capace di vincere ogni limite umano. Paladina perfetta della frase di Leonard Cohen che questa mattina portava impressa sulla sua maglietta e che è diventata un po' il simbolo di Angelipress: "C'è una crepa in ogni cosa, ed è da lì che entra la luce".
Lei il premio Nazionale il Giullare l'ha ricevuto due anni fa, per l'impegno con il quale svolge la sua professione di giornalista, scrittrice, produttrice televisiva, conduttrice radiofonica: ma una donna come Paola Severini Melograni andrebbe premiata ogni giorno, per il modo che ha di usare le sue competenze, i suoi talenti, la sua professionalità e soprattutto il suo cuore a favore dei più deboli, da ovunque provenga la loro debolezza.
A Trani in questo fine settimana - per condurre e raccontare con la troupe televisiva della trasmissione Rai "O anche no" e per la redazione di Angelipress, l'agenzia di cultura sociale che fornisce il Parlamento di cui è fondatrice e direttrice - le ultime due giornate XIV edizione del Festival del Giullare, ha preannunciato una presenza della nostra Città nella prossima celebrazione della Giornata della Disabilità: "È ammirevole l'impegno profuso dall'amministrazione locale per superare i limiti imposti dalla disabilità e soprattutto dal centro Jobel, che costituisce da anni un modello straordinario e un esempio di autentica integrazione e inclusione nel nostro Paese", ha dichiarato.
Un rapporto con Trani che per la Città costituisce un prezioso privilegio, vista la instancabile azione della Severini Melograni nel battersi attraverso l'informazione unita all'azione per "raccontare la realtà e fare in modo che le cose positive vengono evidenziate e quelle negative non avvengano più" : senso autentico, il suo, di una fede profonda e coraggiosa perché, come diceva San Giacomo, "senza le opere la fede è lingua morta".
Stasera è di nuovo sul palco del Festival del Giullare per la serata di gala che conclude oltre un mese di eventi, tra presentazione di libri, spettacoli musicali, rappresentazioni teatrali con compagnie provenienti da tutta Italia, proiezioni e finanche uno "show cooking" in quella meravigliosa emanazione del Teatro del Giullare che è la Locanda omonima in Piazza Mazzini, nel cuore di Trani.
In programma l'esibizione di Elisa Pascali e Federico Morgagni, campioni italiani ed europei in carica di tango argentino, il campione paralimpico Daniele Cassioli, il ballerino Simone Corso, la violoncellista Valentina Irlando e il gruppo Ladri di Carrozzelle, che la stessa Severini Melograni volle nel 2017 a Sanremo: come fu lei , l'anno precedente, a portare sullo stesso palco Ezio Bosso, facendo conoscere non solo al grande pubblico la sua grandezza di musicista ma la potenza di uno spirito capace di vincere ogni limite umano. Paladina perfetta della frase di Leonard Cohen che questa mattina portava impressa sulla sua maglietta e che è diventata un po' il simbolo di Angelipress: "C'è una crepa in ogni cosa, ed è da lì che entra la luce".