Parenti e amici nelle società comunali
L'intervento dei Verdi. Un avvocato sul caso Chiarello.
giovedì 30 ottobre 2008
«Le recenti nomine del sindaco, così come riportate da traniweb, hanno confermato che a Trani può accadere di tutto nell'indifferenza più totale dell'opinione pubblica». Questa è il commento dei Verdi, che denunciano la "parentopoli" che ha interessato i collegi sindacali di Amet e Amiu. «Non discutiamo della "legittimità" - afferma il capogruppo dei Verdi, Michele di Gregorio - di nominare fratelli, compagne e colleghi di studio dei singoli consiglieri comunali all'interno di società del Comune di Trani, ma assolutamente non condividiamo l'opportunità che ciò avvenga. Non perché non si possa, ma solo perché non si deve!.
Ma la questione non finisce qui. Una giunta – prosegue il consigliere dei Verdi - tanto legata alla ostentata tranesità da scegliere per l'Amet un revisore dei conti proveniente da un'altra città, come se a Trani non ci fossero figure professionali capaci. Paradossale e triste è poi la smentita pubblica del presidente dell'Amet in relazione all'affidamento di una consulenza a un professionista esterno, poi invece ammessa come vera. Mi auguro – conclude - che i tranesi, stanchi di anni di incapacità politica, abbandonino sterili piagnistei e inizino a "fischiare" i protagonisti di questo orribile spettacolo. Tutto questo, inoltre, avviene mentre vengono ignorati molti altri problemi, che invece sono sotto gli occhi di tutti: l'area portuale devastata, il traffico incontrollato, i bilanci con disavanzi da paura, l'imposizione tributaria aumentata, le strade disastrate, il cimitero abbandonato, il servizio mensa inesistente, le spese inutili e molto altro ancora».
Dopo le polemiche sulle commissioni consiliari, il dibattito trova un altro delicato argomento di discussione, legato al conferimento da parte di Amet di un incarico professionale conferito all'avvocato Giuseppina Chiarello (si parla di 3 mila euro mensili lorde). Sull'argomento pubblichiamo un breve intervento di un avvocato penalista di Trani:
«Credo non si profili alcun reato nel confrire incarichi a parenti o amici di consiglieri comunali. Ma mi chiedo: come può il primo cittadino conferire un incarico (consulente legale AMET) a chi è stato in grado di distruggerlo politicamente? Francamente, i meccanismi politici continuo a non capirli... ma quello che al momento mi preme più sottolineare è che spesso qui a Trani si tende a screditare amministratori che adempiono con diligenza al loro operato. E allora mi chiedo: bisogna essere necessariamente uno "yes men" per ottenere riconoscimenti politici oppure avere specifiche competenze professionali?»
Dopo le polemiche sulle commissioni consiliari, il dibattito trova un altro delicato argomento di discussione, legato al conferimento da parte di Amet di un incarico professionale conferito all'avvocato Giuseppina Chiarello (si parla di 3 mila euro mensili lorde). Sull'argomento pubblichiamo un breve intervento di un avvocato penalista di Trani:
«Credo non si profili alcun reato nel confrire incarichi a parenti o amici di consiglieri comunali. Ma mi chiedo: come può il primo cittadino conferire un incarico (consulente legale AMET) a chi è stato in grado di distruggerlo politicamente? Francamente, i meccanismi politici continuo a non capirli... ma quello che al momento mi preme più sottolineare è che spesso qui a Trani si tende a screditare amministratori che adempiono con diligenza al loro operato. E allora mi chiedo: bisogna essere necessariamente uno "yes men" per ottenere riconoscimenti politici oppure avere specifiche competenze professionali?»