Parere della Corte dei Conti / 1

Ferrante: «Responsabili il sindaco ed i consiglieri che si sono fidati»

giovedì 3 settembre 2009
«Chi fa politica e si propone per amministrare la cosa pubblica quando esprime dubbi sulla contabilità dell'Ente Comune non lo fa per puro spirito di contrapposizione politica. Le critiche, talvolta aspre, ed i suggerimenti, chissà perché mai ascoltati, sembrano dare fastidio solo perché provengono dall'opposizione. Le giuste osservazioni allora diventano banali critiche perchè lo si fa solo per partito preso e non perchè sia vero. Ebbene oggi a distanza di tempo, che è galantuomo, gli stessi dubbi sull'attendibilità delle manovre contabili espressi a più voci dall'opposizione sono confermate dalla Corte dei Conti "sul'intero documento di bilancio" (consuntivo 2007). Non è una cosa da poco.

La responsabilità è bene darla al Sindaco, che guida l'amministrazione, ma è anche da attribuire a quei consiglieri di maggioranza che si sono fidati del dirigente (poi andato via anticipatamente) nominato dall'amministrazione e non dell'organo istituzionalmente preposto per la consulenza al Consiglio Comunale ovvero i revisori dei conti. Questo è il risultato...

Il benservito all'amministrazione dato dal dirigente di ragioneria è troppo ravvicinato nel tempo perchè non si abbia il sospetto della consapevolezza di una situazione ormai grave che è meglio che esploda nelle mani di qualcun altro. Lo abbiamo detto a gran voce come forze di opposizione che quel bilancio era solo un virtual game di numeri messi a casaccio con il fine di edulcorare una situazione amarissima. La responsabilità nella gestione della cosa pubblica si assume non tagliando i nastri alle manifestazioni, ma salvaguardando un patrimonio comunale che è bene di tutti; lo abbiamo ereditato dalle generazioni politiche precedenti ed è giusto che venga lasciato a quelle future.

La verità è che non si può amministrare essendo incompetenti di pubblica amministrazione, ogni pubblico amministratore dovrebbe essere pienamente cosciente dell'attività istituzionali e delle scelte strategiche da compiere e non limitarsi ad affidare le sorti del Comune a soggetti a contratto; altrimenti il ruolo del politico si ridurrebbe a quello di selezionatore di dirigente. La politica del nulla camuffata da tutto è giunta al capolinea e prima si inverte la rotta con una guida politica diversa e meglio sarà per tutti i cittadini di Trani».

Fabrizio Ferrante
Consigliere Comunale PD