"Parliamo insieme di Alzheimer: come riconoscerlo, come curarlo"

Oggi un convegno presso l'auditorium San Paolo dei Padri Barnabiti

martedì 27 aprile 2004

"Parliamo insieme di Alzheimer: come riconoscerlo, come curarlo" è il tema del convegno che si terrà oggi 27 aprile, dalle ore 18.30, presso l'auditorium San Paolo dei Padri Barnabiti.

L'incontro è organizzato dall'associazione Alzheimer di Bari e dall'associazione culturale Teatro Trani.

Introducono:

Ing. Elio Loiodice
Presidente Associazione Culturale "Teatro Trani"

Dott.ssa Annalisa Altomare
Geriatra Ausl Ba/2

Intervengono:

Dott. Mauro Minervini
Direttore dell'Unità di Riabilitazione Alzheimer presso "Opera Don Uva" – Bisceglie

Dott.ssa Katia Pinto
Psicologa presso "Opera Don Uva" – Bisceglie

Dott. Pietro Schino
Presidente Associazione Alzheimer – Bari

Conclude:

P. Enrico M. Sironi
Teologo

Cos'è l'Alzheimer?
E' una malattia neurodegenerativa progressiva ed irreversibile a carico del sistema nervoso centrale. Prende il nome da Alois Alzheimer 1863-1915), un neuropatologo tedesco che per primo, nel 1907, ne descrisse i sintomi durante un convegno di psichiatria, a Tubingen, illustrando il caso di una donna di 51 anni affetta da una sconosciuta forma di demenza.
Nella caratterizzazione della malattia ha collaborato anche un ricercatore italiano, Gaetano Perusini (1879-1915).

Come viene diagnosticata?
Non esiste un esame specifico per determinare se una persona è affetta dalla malattia di Alzheimer. Si arriva alla diagnosi per esclusione, dopo un'attenta verifica delle condizioni fisiche e mentali.

Qual è la causa?
Non è stata ancora individuata con esattezza.

Si può guarire dalla malattia di Alzheimer?
Attualmente no, ma ci sono farmaci che possono rallentarne l'evoluzione e, in alcuni casi, migliorare alcuni sintomi cognitivo-funzionali e comportamentali.
In una fase iniziale, oltre al trattamento farmacologico, contribuiscono a ridurre taluni disturbi del comportamento anche tecniche e terapie di riabilitazione (come ad es. quella occupazionale, la stimolazione cognitiva, la musicoterapia, la psicomotricitaà, ecc.) che mirano a mantenere il più lungo possibile le capacità residue del malato per migliorare la sua qualità della vita e di riflesso alleviare l'affaticamento dei familiari.

L'Alzheimer in Italia.
Si stima (per difetto) che in Italia vi siano 700-800 mila casi, con un'incidenza percentuale di circa il 5% della popolazione oltre i 65 anni. Percentuale che sale fino al 30% nel caso di soggetti oltre gli 85 anni. Sebbene la probabilità di contrarre la malattia cresca proporzionalmente con l'aumentare dell'età, tuttavia non è da considerare una diretta conseguenza della vecchiaia. Difatti, purtroppo, si registrano casi di persone affette dalla malattia anche in età giovanile.
Inoltre, ad essere sono colpite in prevalenza le donne rispetto agli uomini.
Infine, essendo innalzatasi l'età della vita media, il numero delle persone malate pare sia destinato a salire.

La situazione nel nord barese.
Presso l'Opera Don Uva di Bisceglie è presente l'Unità di Riabilitazione Alzheimer (o centro di ricovero riabilitativo) diretta dal dott. Mauro Minervini.
Qui vengono prestate le cure secondo un iter sanitario sempre adeguato alle esigenze del paziente, assicurando un continuo servizio terapeutico-assistenziale in modo da ridurre anche il carico delle famiglie.
Attualmente i posti letto a disposizione sono 60 e, probabilmente, se il piano verrà approvato dalla Regione Puglia, se ne aggiungeranno altri 60 per i malati lungodegenti.
Presso questo centro sono in cura circa 300 persone provenienti dal solo nord barese.

Per ogni informazione in provincia di Bari è presente l'Associazione Alzheimer – Bari che è possibile contattare al n° 080-3994455 (lun. sab. dalle 9 alle 13) che offre consulenza per il supporto medico ai malati e sostegno ai loro familiari.