Pasta di Gragnano, sequestrati prodotti "taroccati" venduti anche in Puglia
Operazione Corpo Forestale su un prodotto simbolo del Made in Italy
martedì 4 marzo 2014
17.22
Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato del Nucleo tutela regolamenti comunitari, diretto dal commissario capo Alberto Di Monte, e della sezione di analisi criminale, diretta dal commissario capo Giuliano Palomba, del comando regionale Puglia, in collaborazione con il Nucleo Investigativo di Provinciale di Polizia Ambientale e Forestale di Napoli, ha effettuato diversi controlli in alcuni pastifici del comune di Gragnano, in provincia di Napoli. I rappresentanti legali di tre ditte sono stati denunciati per frode in commercio perché non producevano la pasta negli stabilimenti di Gragnano, secondo l'antica tradizione, così come era pubblicizzato nelle etichette delle confezioni di pasta, ma la compravano da altre aziende situate fuori dalla famosa città della pasta, in un caso addirittura veniva prodotta nella città di Pescara.
Un rappresentante di una ditta è stato denunciato all'Autorità Giudiziaria per la detenzione di pasta all'interno di cartoni inidonei a contenere alimenti. Due le ditte nelle quali, i Forestali, hanno riscontrato illeciti amministrativi: una deteneva la pasta senza informazioni inerenti le date di produzione e scadenza; l'altra presentava delle irregolarità nelle etichettatura delle confezioni di pasta ed in particolare era realizzata in modo da suggerire che il prodotto possedeva caratteristiche particolari che in realtà sono possedute da tutti i prodotti alimentari analoghi. I controlli hanno portato al sequestro di circa 10 tonnellate di pasta e sono state elevate sanzioni amministrative per 10.000 euro.
Gli accertamenti della Forestale nella filiera della pasta, a tutela dei disciplinari di produzione, rappresentano una garanzia per i consumatori che acquistano un prodotto con marchio IGP. La "Pasta di Gragnano" è infatti famosa nel mondo per la tradizione e la storicità della produzione che avviene da sempre con l'utilizzo di trafile in bronzo. Quest'ultime conferiscono alla pasta la caratteristica rugosità superficiale, rendendola pertanto perfettamente riconoscibile al tatto e al gusto. Altresì il particolare e tradizionale processo di essiccamento, garantito dai maestri pastai Gragnanesi, offre al mondo intero un prodotto dell'eccellenza del Made in Italy.
Un rappresentante di una ditta è stato denunciato all'Autorità Giudiziaria per la detenzione di pasta all'interno di cartoni inidonei a contenere alimenti. Due le ditte nelle quali, i Forestali, hanno riscontrato illeciti amministrativi: una deteneva la pasta senza informazioni inerenti le date di produzione e scadenza; l'altra presentava delle irregolarità nelle etichettatura delle confezioni di pasta ed in particolare era realizzata in modo da suggerire che il prodotto possedeva caratteristiche particolari che in realtà sono possedute da tutti i prodotti alimentari analoghi. I controlli hanno portato al sequestro di circa 10 tonnellate di pasta e sono state elevate sanzioni amministrative per 10.000 euro.
Gli accertamenti della Forestale nella filiera della pasta, a tutela dei disciplinari di produzione, rappresentano una garanzia per i consumatori che acquistano un prodotto con marchio IGP. La "Pasta di Gragnano" è infatti famosa nel mondo per la tradizione e la storicità della produzione che avviene da sempre con l'utilizzo di trafile in bronzo. Quest'ultime conferiscono alla pasta la caratteristica rugosità superficiale, rendendola pertanto perfettamente riconoscibile al tatto e al gusto. Altresì il particolare e tradizionale processo di essiccamento, garantito dai maestri pastai Gragnanesi, offre al mondo intero un prodotto dell'eccellenza del Made in Italy.