Patto territoriale a Bruxelles: primo bilancio dopo 6 mesi di attività
Una serie di collegamenti attivati con le varie istituzioni europee
venerdì 7 ottobre 2005
Il Patto Territoriale Nord Barese/Ofantino dopo sei mesi di presenza a Bruxelles fa un primo bilancio sulla propria rappresentanza nella capitale europea. Una serie di collegamenti diretti attivati con le varie istituzioni europee, l'accreditamento presso il Parlamento europeo l'avvio, tra pochi giorni, di uno stage per sei giovani neolaureati residenti nel territorio del nord barese e ultimo, in senso cronologico, la nomina del responsabile della sede di Bruxelles, Oronzo Cilli, ad esperto incaricato di assistere la sezione specializzata "Unione economica e monetaria, coesione economica e sociale" nell'elaborazione del parere d'iniziativa del Comitato economico e sociale europeo sul tema "Il ruolo delle organizzazioni della società civile e la politica di coesione".
Il gruppo di studio si é riunito per la prima discussione giovedì 6 ottobre per discutere il documento approntato dalla relatrice Marzena Menda-Drozd (Polonia). "Durante l'incontro" sottolinea Oronzo Cilli "abbiamo chiesto che nelle conclusione del rapporto, che verrà inviato alla Comissione, vi sia esplicito riferimento al ruolo dei patti territoriali per l'occupazione e lo sviluppo quale reale strumento di partecipazione della società civile. Sono soddisfatto che il mio intervento sui Patti é stato da tutti apprezzato e che dal presidente del gruppo, il tedesco Goke Frerichs, siano giunti apprezzamenti e richieste di maggiori informazioni sull'esperienza italiana. Inutile sottolienare" conclude Cilli "che se i risultati fin qui conseguiti sono stati ottimi, il merito va al lavoro svolto non solo dall'ufficio di Bruxelles e, soprattutto, dalla sede presente sul territorio." All'incontro ha partecipato anche Emmanuele Daluiso, direttore generale del Patto e Coordinatore per l'Italia dell'Associazione europea Euroidees, che sottolinea come "la presenza diretta a Bruxelles è oggi fondamentale per seguire in tempo reale le decisioni assunte relative alle politiche europee che avranno effetti sullo sviluppo dei territori e della cooperazione territoriale europea. La partecipazione attiva all'evoluzione del dibattito in corso sulle politiche future e l'esperienza dimostrata dai risultati ottenuti dai territori già presenti a Bruxelles – con la capacità di saper cogliere il senso e le opportunità delle politiche europee – non può che confermare la giusta strada da noi intrapresa."
Per il presidente del Patto, Michele Della Croce, "è significativo la valutazione positiva che i vari rappresentanti delle istituzioni comunitarie sin qui incontrati hanno espresso sulla presenza del Patto a Bruxelles, e il risultato ottenuto da Cilli e Daluiso, nella riunione sul rilancio del ruolo della società civile, ne è la conferma. Questi risultati ci spronano a persuiguire la strada intrapresa convinti che le giuste ricadute positive per lo sviluppo del nostro territorio, con la presenza del Patto a Bruxelles, certamente non mancheranno".
Il gruppo di studio si é riunito per la prima discussione giovedì 6 ottobre per discutere il documento approntato dalla relatrice Marzena Menda-Drozd (Polonia). "Durante l'incontro" sottolinea Oronzo Cilli "abbiamo chiesto che nelle conclusione del rapporto, che verrà inviato alla Comissione, vi sia esplicito riferimento al ruolo dei patti territoriali per l'occupazione e lo sviluppo quale reale strumento di partecipazione della società civile. Sono soddisfatto che il mio intervento sui Patti é stato da tutti apprezzato e che dal presidente del gruppo, il tedesco Goke Frerichs, siano giunti apprezzamenti e richieste di maggiori informazioni sull'esperienza italiana. Inutile sottolienare" conclude Cilli "che se i risultati fin qui conseguiti sono stati ottimi, il merito va al lavoro svolto non solo dall'ufficio di Bruxelles e, soprattutto, dalla sede presente sul territorio." All'incontro ha partecipato anche Emmanuele Daluiso, direttore generale del Patto e Coordinatore per l'Italia dell'Associazione europea Euroidees, che sottolinea come "la presenza diretta a Bruxelles è oggi fondamentale per seguire in tempo reale le decisioni assunte relative alle politiche europee che avranno effetti sullo sviluppo dei territori e della cooperazione territoriale europea. La partecipazione attiva all'evoluzione del dibattito in corso sulle politiche future e l'esperienza dimostrata dai risultati ottenuti dai territori già presenti a Bruxelles – con la capacità di saper cogliere il senso e le opportunità delle politiche europee – non può che confermare la giusta strada da noi intrapresa."
Per il presidente del Patto, Michele Della Croce, "è significativo la valutazione positiva che i vari rappresentanti delle istituzioni comunitarie sin qui incontrati hanno espresso sulla presenza del Patto a Bruxelles, e il risultato ottenuto da Cilli e Daluiso, nella riunione sul rilancio del ruolo della società civile, ne è la conferma. Questi risultati ci spronano a persuiguire la strada intrapresa convinti che le giuste ricadute positive per lo sviluppo del nostro territorio, con la presenza del Patto a Bruxelles, certamente non mancheranno".