Per la nuova provincia, a Trani la "cittadella della giustizia"

La proposta del consigliere Laurora è stata presentata all'8ª commissione

giovedì 5 febbraio 2009
Una cittadella per rilanciare il ruolo della giustizia a Trani nell'ambito della Sesta Provincia. E' la proposta del consigliere comunale dei Verdi, Franco Laurora, che parte da una semplice considerazione: Trani, capoluogo del nuovo ente con pari diritti rispetto ad Andria e Barletta, è riuscita ad ottenere, a parte la sede del comando provinciale dell'Arma dei carabinieri, quello che in realtà già aveva, cioè la sede del polo giudiziario.

E' però noto a tutti che i vari uffici giudiziari di Trani sono ubicati in diverse parti della città, con evidenti disagi a carico degli operatori del settore e dell'utenza interessata. Per questo si potrebbe costruire una "cittadella della giustizia" e il consigliere Laurora, in qualità di presidente dell'ottava commissione consiliare permanente che ha competenza sulle questioni riguardanti la nuova provincia, ha proposto non solo l'idea, ma anche come ubicazione ideale l'area attigua al carcere di massima sicurezza di Trani, quella attualmente destinata a parcheggio.

La proposta ha trovato ampi consensi tra i membri della commissione. «Ci sarebbero indubbi vantaggi da vari punti vista, spiega Laurora. Si otterrebbe l'accorpamento di tutti gli uffici in un solo edificio; tale sito sarebbe facilmente raggiungibile dalla provinciale Trani-Andria e dallo svincolo Trani Nord della statale 16 bis; ci sarebbe spazio sufficiente per i parcheggi, che potrebbero essere interrati; si eviterebbe l'attraversamento del centro di Trani già gravato da fin troppi problemi di traffico (al riguardo basta ricordare la difficoltà di raggiungere e parcheggiare nei pressi della sezione Lavoro del tribunale e dell'ufficio del Giudice di pace situati in un edificio non adatto in via Cavour); si faciliterebbe il trasporto dei detenuti dal carcere alle aule giudiziarie; si renderebbero liberi edifici di interesse storico nella parte antica della città, che potrebbero essere utilizzati per lo sviluppo del turismo o anche per altri scopi».

Certamente è necessario uno studio di fattibilità da parte degli uffici competenti, mentre si renderà poi necessario attingere a ingenti finanziamenti per la realizzazione dell'opera. «Ma questa - conclude Laurora - potrebbe essere veramente la soluzione finale del problema uffici giudiziari».