Pericolo amianto al Supercinema, l'inchiesta va avanti
Il gip del Tribunale ha respinto la richiesta di archiviazione della Procura
domenica 25 dicembre 2016
9.29
L'inchiesta sul Supercinema, considerato pericoloso dai residenti della zona per via della copertura in amianto, deve andare avanti. La Procura, che qualche mese fa aveva chiesto l'archiviazione del fascicolo aperto nel 2013, dovrà procedere ad ulteriori indagini chiedendo la documentazione all'Asl, alla Polizia locale e alla Soprintendenza. Lo ha disposto il gip del Tribunale di Trani, Maria Grazia Caserta, decidendo sulla richiesta di opposizione presentata da uno dei denuncianti. Il gip, pur senza fissare termini, ha chiesto alla Procura di svolgere le indagini "con cortese urgenza atteso il rischio per la salute dei cittadini".
Il gip parte dalla constatazione che l'ordinanza sindacale del 2013, con cui era stata ordinata alla proprietà dell'immobile di bonificare la copertura in eternit, "è rimasta inottemperata da parte dei destinatari". Inoltre, il gip afferma che, oltre al reato di rifiuto d'atti d'ufficio a carico del sindaco, del responsabile del procedimento, dei funzionari responsabili della Asl Bat e della Polizia municipale, può ipotizzarsi un'omissione penalmente rilevante; si rileva poi la sussistenza del reato di inosservanza ai provvedimenti dall'autorità, in quanto ricavabile dagli atti del fascicolo. Ma soprattutto - sottolinea il gip - l'eternit oggetto della bonifica ordinata dall'allora sindaco "non è stato rimosso e la situazione di pericolo per la salute pubblica è attuale e immutata".
Il gip parte dalla constatazione che l'ordinanza sindacale del 2013, con cui era stata ordinata alla proprietà dell'immobile di bonificare la copertura in eternit, "è rimasta inottemperata da parte dei destinatari". Inoltre, il gip afferma che, oltre al reato di rifiuto d'atti d'ufficio a carico del sindaco, del responsabile del procedimento, dei funzionari responsabili della Asl Bat e della Polizia municipale, può ipotizzarsi un'omissione penalmente rilevante; si rileva poi la sussistenza del reato di inosservanza ai provvedimenti dall'autorità, in quanto ricavabile dagli atti del fascicolo. Ma soprattutto - sottolinea il gip - l'eternit oggetto della bonifica ordinata dall'allora sindaco "non è stato rimosso e la situazione di pericolo per la salute pubblica è attuale e immutata".