Periferie di Trani, terra di nessuno: pochi controlli e tanto degrado
Via Scandeberg alle stregue, i residenti chiedono l'aiuto delle Istituzioni
martedì 16 giugno 2015
7.21
Le periferie sempre più terra di nessuno: pochi controlli, zero regole e degrado a gogo. È questo il triste bilancio che si fa dopo un breve giro di perlustrazione per le periferie tranesi tra cui, in particolar modo quelle della zona nord della città. È proprio dell'area industriale di Trani, ricca di aziende calzaturiere, alle spalle della scuola Papa Giovanni, di cui vogliamo parlare e più da vicino di via Castriota Scanderberg.
La sporcizia è il primo bigliettino da visita per chi si rechi nella suddetta strada: erba incolta e alti cespugli la fanno da padrona nonché tutti gli scarti usati dalle coppiette che usano appartarsi proprio lì nelle ore serali, lasciando cumuli di fazzoletti e preservativi. Come se non bastasse a ciò si aggiungono enormi ammassi d'immondizia e materiale edilizio abbandonati a ridosso del muretto che si affaccia sulla ferrovia, facendo si che si formino tante discariche a cielo aperte.
I residenti recriminano un totale abbandono da parte delle Istituzioni, dopo che gli stessi avevano versato di tasca propria fiumi di soldi per la realizzazione di opere urbane (illuminazione, asfaltatura del manto stradale) resesi necessarie per l'incolumità pubblica. Attualmente, però, la zona è totalmente dimenticata e quelle opere che gli stessi cittadini hanno finanziato non sono state portate a compimento: si registra ancora scarsa illuminazione ergo poca sicurezza ed inoltre sul manto stradale, un tempo completamente impercorribile e dissestato, poi rimesso a nuovo dopo 15 anni di continui reclami, il Comune interviene gettando materiale di "rattoppo" che però non fa altro che creare conche d'acqua e rampe pericolose quando piove.
Non solo i proprietari delle aziende, ma anche chi in questa zona ci vive, rivendicano immediati provvedimenti ed un costante monitoraggio dell'intera area giacché per la stessa hanno investito fondi.
La sporcizia è il primo bigliettino da visita per chi si rechi nella suddetta strada: erba incolta e alti cespugli la fanno da padrona nonché tutti gli scarti usati dalle coppiette che usano appartarsi proprio lì nelle ore serali, lasciando cumuli di fazzoletti e preservativi. Come se non bastasse a ciò si aggiungono enormi ammassi d'immondizia e materiale edilizio abbandonati a ridosso del muretto che si affaccia sulla ferrovia, facendo si che si formino tante discariche a cielo aperte.
I residenti recriminano un totale abbandono da parte delle Istituzioni, dopo che gli stessi avevano versato di tasca propria fiumi di soldi per la realizzazione di opere urbane (illuminazione, asfaltatura del manto stradale) resesi necessarie per l'incolumità pubblica. Attualmente, però, la zona è totalmente dimenticata e quelle opere che gli stessi cittadini hanno finanziato non sono state portate a compimento: si registra ancora scarsa illuminazione ergo poca sicurezza ed inoltre sul manto stradale, un tempo completamente impercorribile e dissestato, poi rimesso a nuovo dopo 15 anni di continui reclami, il Comune interviene gettando materiale di "rattoppo" che però non fa altro che creare conche d'acqua e rampe pericolose quando piove.
Non solo i proprietari delle aziende, ma anche chi in questa zona ci vive, rivendicano immediati provvedimenti ed un costante monitoraggio dell'intera area giacché per la stessa hanno investito fondi.