Persecuzione contro l'ex sindaco Tarantini: assolto Pietro Lestingi

Il giostraio tranese scagionato dall'accusa di stalking

venerdì 13 giugno 2014
Il giostraio tranese Pietro Lestingi è stato assolto dal Tribunale di Trani per gli atti persecutori che avrebbe inanellato nei confronti dell'ex sindaco tranese Giuseppe Tarantini. Per il giudice monocratico Andria D'Angeli "il fatto non costituisce reato" e perciò ha scagionato Lestingi dall'accusa di stalking, sebbene con l'equivalente della vecchia formula dell'insufficienza di prove. A denunciare il giostraio, oggi 48enne, era stato il primo cittadino per una serie di episodi susseguitisi tra il 2005 ed il 2010.

Secondo quanto contestò la Procura della Repubblica, Lestingi avrebbe «reiteratamente perseguitato Tarantini e la sua famiglia ponendo in essere atti minacciosi, molestie e provocazioni; costringendolo a tollerare la sua continua e persecutoria presenza in modo tale da cagionare un perdurante stato d'ansia e di paura e da ingenerare un fondato timore per la propria incolumità e quella dei familiari; creando un clima di terrore con pedinamenti, appostamenti, nei pressi del Comune e dell'abitazione di Tarantini, realizzazione di riprese filmate aventi ad oggetto episodi della vita pubblica e privata; presentando una serie di denunce finalizzate a ledere la funzione pubblica ricoperta da Tarantini, tanto da richiedere in più circostanze l'intervento delle Forze dell'Ordine».

Sarebbe stato questo per il primo cittadino il prezzo da pagare alla decisione del Comune di trasferire la giostrina di famiglia di Lestingi da Piazza Plebiscito a Lungomare Chiarello: dì lì una serie di iniziative di Lestingi anche per via giudiziaria. Nel processo Tarantini si è costituito parte civile con l'avvocato Giacomo Ragno. Ma il Tribunale non ha riconosciuto il diritto di Tarantini al risarcimento proprio perchè Lestingi, difeso dall'avvocato Luigi Mastromauro, è stato assolto.