Pesca, «La Puglia contribuisca al piano nazionale con risorse proprie»
Il consigliere regionale chiede che il governo regionale dia un segnale concreto
lunedì 9 giugno 2008
«La protesta è assolutamente legittima, anzi direi sacrosanta. Ma aver sospeso il blocco davanti ai porti è segno di grande responsabilità da parte dei pescatori, a cui va tutta la mia solidarietà»: è quanto dichiara il consigliere regionale della Puglia Beppe Cioce in merito alla protesta degli operatori ittici, che in Puglia come nel resto d'Italia hanno bloccato negli ultimi giorni l'accesso agli scali marittimi.
«E' evidente che questa è una battaglia in cui la categoria non può essere lasciata sola. Le istituzione devono fare la loro parte, a cominciare dai Comuni, fino a Province e Regioni. E' per questo che lunedì chiederò ufficialmente all'assessore regionale alle attività produttive Sandro Frisullo di sostenere le richieste dei pescatori nell'incontro con il ministro Zaia in programma l'11 giugno a Roma. Non solo: chiederò che la Puglia contribuisca con risorse proprie al piano nazionale che sarà condiviso mercoledì prossimo presso il Ministero delle Politiche agricole».
La categoria chiede che venga fissato un prezzo politico del gasolio, ma anche un fermo biologico straordinario di 45 giorni, con conseguente indennizzo sia alle imprese che ai lavoratori. «Il Governo dia risposte risolutive e non interlocutorie - conclude Cioce. E' in gioco il futuro di un settore primario dell'economia nazionale e il futuro lavorativo di decine di migliaia di famiglie, senza dimenticare il ruolo del prodotto ittico nella gastronomia delle località rivierasche, un vero e proprio richiamo per i turisti».
La categoria chiede che venga fissato un prezzo politico del gasolio, ma anche un fermo biologico straordinario di 45 giorni, con conseguente indennizzo sia alle imprese che ai lavoratori. «Il Governo dia risposte risolutive e non interlocutorie - conclude Cioce. E' in gioco il futuro di un settore primario dell'economia nazionale e il futuro lavorativo di decine di migliaia di famiglie, senza dimenticare il ruolo del prodotto ittico nella gastronomia delle località rivierasche, un vero e proprio richiamo per i turisti».