Piano di riordino della rete scolastica: il caso Trani
Riflessioni del consigliere comunale Franco Caffarella
lunedì 18 gennaio 2010
«E' notizia già abbastanza commentata che in una delle ultime riunioni del 2009 la giunta regionale ha approvato il piano organizzativo di riordino della rete scolastica pugliese per il prossimo anno scolastico. Il suddetto piano è stato elaborato sulla base delle indicazioni dei Comuni e delle Province, a seconda dlle rispettive competenze, rispettando i limiti derivanti dalle leggi vigenti in materia. Restando alla Bat, i dati sono che la città di Trani perde una presidenza (quella della scuola Media Palumbo, accorpata alla Bovio) a favore della vicina Bisceglie ove si prevede un autonomo istituto professionale che unisce le attuali sezioni dipendenti da Trani (il Bovio) e Molfetta (unico).
Nel mentre la discussione, anche consiliare, si è incentrata sulle vicende della Palumbo, per anni riuscita sempre a salvarsi dalla legge dei numeri, analoga riflessione sembrerebbe non esserci stata sulle vicende degli Istituti Superiori, quelli che dipendono dalla Provincia. Così non è stato e mi spiace aver letto in merito dichiarazioni, di autorevoli esponenti della giunta provinciale della Bat, che, evidentemente non ragguagliati a dovere sulla vicenda, sembrerebbero ridurre le polemiche e la delusione che serpeggia in città, per le citate vicende scolastiche,ad una astiosa vicenda di poltrone per i dirigenti. Per onore della verità, avendo in questo decennio di impegno politico, affrontato a piu' riprese l'argomento della auspicata riorganizzazione e potenziamento dellla formazione scolastica in Trani, mi corre l'obbligo di fornire delle puntualizzazioni.
Sono anni che il Consiglio Comunale di Trani, attraverso le sue articolazioni di governo, manifesta le sue proposte agli organi deputati per competenza a decidere sugli istituti superiori. Nel merito, già con l'Amministrazione Regionale Fitto e Provinciale (di Bari) Vernola, la civica Amministrazione ha manifestato con atti ufficiali la disponibilità a favorire la realizzazione in Trani di un percorso formativo di eccellenza che si ponesse l'obiettivo di unire sempre piu' scuola e territorio, a spiccata vocazione turistico-culturale. Da ciò nacquero diverse iniziative :1) la Succursale del Conservatorio Piccinni, favorita dalla Provincia di Bari (giunta Vernola) che si impegnò a partecipare alle spese di funzionamento e che ha operato a Trani per diversi anni al Monastero di Colonna, 2) uno dei primi Master dell'Università di Bari svoltisi fuori sede, Gasterea, per la valorizzazione dei beni culturali e del turismo enogastronomico, svoltosi a Trani presso la Biblioteca Comunale, 3) la richiesta di un indirizzo alberghiero per l'Istituto Bovio, anche in considerazione del dato storico che, negli anni '70, prima della istituzione dei Professionali Alberghieri, sotto la forma di corsi regionali, per le province di Bari e Foggia, avevano in Trani, presso il Convitto dei Padri Barnabiti, immobile che attualmente ospita l'Istituto Professionale Bovio, la loro sede.
La richiesta dell'Alberghiero è stata formalizzata negli anni successivi con note sindacali e anche in recenti atti consiliari, all'unanimità, da parte di tutto il Consiglio Comunale. E' pertanto singolare leggere che da Trani vi sarebbe stato, al riguardo, un semplice interessamento di questo o quel consigliere, quando vi sono atti ufficiali, di tutta l'assise cittadina, unita ad un lavoro svolto da parte dell'Assessorato alla Pubblica Istruzione. Dunque, il fatto che Trani nella riorganizzazione perda una scuola Media ed una succursale (quella di Bisceglie) di un istituto superiore Professionale, deve essere il motivo in piu' per chi ha rappresentanza politica decisionale a prendere l'impegno ad un rinnovato impegno per un miglioramento della situazione esistente, rispettando la vocazione dei territori, che per Trani, passa anche attraverso la istituzione di un nuovo indirizzo alberghiero nella Bat.
Si consideri il bacino di utenza dei tanti studenti pendolari del circondario ora iscritti a Canosa,Molfetta e Margherita di Savoia. Così come, onde evitare fraintendimenti, laddove la Provincia dovesse pensare, come pare stia facendo, a favorire una realizzazione di Corsi Universitari nella Bat, si rammenti che esiste un impegno da onorare verso Trani che non ha avanzato, pur avendone tutti i titoli, pretese per i nuovi Palazzi del Potere ( Prefettura, Asl, Sede della Provincia) ma ha rivendicato un ruolo di centro di formazione culturale e di istruzione universitaria per il territorio. Altre ipotesi di cui abbiamo avuto notizia da amene conversazioni televisive, queste sì, non hanno un sostegno di atti ufficiali ed una condivisione politica».
Franco Caffarella
Consigliere Comunale (Gruppo Misto)
Componente la Commissione Consiliare "Sesta Provincia" del Comune di Trani
Nel mentre la discussione, anche consiliare, si è incentrata sulle vicende della Palumbo, per anni riuscita sempre a salvarsi dalla legge dei numeri, analoga riflessione sembrerebbe non esserci stata sulle vicende degli Istituti Superiori, quelli che dipendono dalla Provincia. Così non è stato e mi spiace aver letto in merito dichiarazioni, di autorevoli esponenti della giunta provinciale della Bat, che, evidentemente non ragguagliati a dovere sulla vicenda, sembrerebbero ridurre le polemiche e la delusione che serpeggia in città, per le citate vicende scolastiche,ad una astiosa vicenda di poltrone per i dirigenti. Per onore della verità, avendo in questo decennio di impegno politico, affrontato a piu' riprese l'argomento della auspicata riorganizzazione e potenziamento dellla formazione scolastica in Trani, mi corre l'obbligo di fornire delle puntualizzazioni.
Sono anni che il Consiglio Comunale di Trani, attraverso le sue articolazioni di governo, manifesta le sue proposte agli organi deputati per competenza a decidere sugli istituti superiori. Nel merito, già con l'Amministrazione Regionale Fitto e Provinciale (di Bari) Vernola, la civica Amministrazione ha manifestato con atti ufficiali la disponibilità a favorire la realizzazione in Trani di un percorso formativo di eccellenza che si ponesse l'obiettivo di unire sempre piu' scuola e territorio, a spiccata vocazione turistico-culturale. Da ciò nacquero diverse iniziative :1) la Succursale del Conservatorio Piccinni, favorita dalla Provincia di Bari (giunta Vernola) che si impegnò a partecipare alle spese di funzionamento e che ha operato a Trani per diversi anni al Monastero di Colonna, 2) uno dei primi Master dell'Università di Bari svoltisi fuori sede, Gasterea, per la valorizzazione dei beni culturali e del turismo enogastronomico, svoltosi a Trani presso la Biblioteca Comunale, 3) la richiesta di un indirizzo alberghiero per l'Istituto Bovio, anche in considerazione del dato storico che, negli anni '70, prima della istituzione dei Professionali Alberghieri, sotto la forma di corsi regionali, per le province di Bari e Foggia, avevano in Trani, presso il Convitto dei Padri Barnabiti, immobile che attualmente ospita l'Istituto Professionale Bovio, la loro sede.
La richiesta dell'Alberghiero è stata formalizzata negli anni successivi con note sindacali e anche in recenti atti consiliari, all'unanimità, da parte di tutto il Consiglio Comunale. E' pertanto singolare leggere che da Trani vi sarebbe stato, al riguardo, un semplice interessamento di questo o quel consigliere, quando vi sono atti ufficiali, di tutta l'assise cittadina, unita ad un lavoro svolto da parte dell'Assessorato alla Pubblica Istruzione. Dunque, il fatto che Trani nella riorganizzazione perda una scuola Media ed una succursale (quella di Bisceglie) di un istituto superiore Professionale, deve essere il motivo in piu' per chi ha rappresentanza politica decisionale a prendere l'impegno ad un rinnovato impegno per un miglioramento della situazione esistente, rispettando la vocazione dei territori, che per Trani, passa anche attraverso la istituzione di un nuovo indirizzo alberghiero nella Bat.
Si consideri il bacino di utenza dei tanti studenti pendolari del circondario ora iscritti a Canosa,Molfetta e Margherita di Savoia. Così come, onde evitare fraintendimenti, laddove la Provincia dovesse pensare, come pare stia facendo, a favorire una realizzazione di Corsi Universitari nella Bat, si rammenti che esiste un impegno da onorare verso Trani che non ha avanzato, pur avendone tutti i titoli, pretese per i nuovi Palazzi del Potere ( Prefettura, Asl, Sede della Provincia) ma ha rivendicato un ruolo di centro di formazione culturale e di istruzione universitaria per il territorio. Altre ipotesi di cui abbiamo avuto notizia da amene conversazioni televisive, queste sì, non hanno un sostegno di atti ufficiali ed una condivisione politica».
Franco Caffarella
Consigliere Comunale (Gruppo Misto)
Componente la Commissione Consiliare "Sesta Provincia" del Comune di Trani