Piano urbanistico e modifica di perimetrazione, il Consiglio boccia la proposta

Approvato l'emendamento di Briguglio con 18 voti favorevoli

lunedì 18 dicembre 2017 18.30
Il Consiglio Comunale ha bocciato il provvedimento relativo alla modifica di perimetrazione del comparto "Cp37" dopo che lo stesso, per ben due volte, era stato ritirato per essere sottoposto ad alcune modifiche. La maggioranza dei consiglieri ha infatti approvato con 18 voti favorevoli l'emendamento di Briguglio, l'esatto contrario di quanto espresso nel provvedimento.

CONTENUTO PROVVEDIMENTO: La città di Trani è dotata di un Piano urbanistico generale (Pug), approvato il 31 marzo 2009 ed attualmente ancora in vigore. Si tratta di uno strumento urbanistico sottoposto allo studio dei comparti attraverso i Piani urbanistici esecutivi (Pue). Fra le aree di nuovo insediamento previste dal Pug è stato individuato, in particolare, il comparto "Cp 37" costituito dalla maglia a nord di via Falcone, a ovest di via San Pio e ad est della strada che collega via Falcone con via Manzoni. In questa area è consentita l'edificazione residenziale sulle aree libere o che si rendono tali. Tre cittadini, comproprietari di alcuni suoli di questo comparto, hanno richiesto la modifica di perimetrazione del comparto, chiedendo, in particolare, di suddividerlo in tre subcomparti.

DISCUSSIONE: La consigliera Zitoli ha detto: «Ad oggi, senza una pianificazione generale in cui possa trovare spazio giustificato la perimetrazione del comparto 37, non ritengo possibile che il consiglio possa esprimersi favorevolmente sull'adozione di tale provvedimento.Qualora lo facessimo, chiunque sarebbe legittimato a chiedere l'attuazione di ulteriori simili operazioni su altri comparti, causando uno squilibrio tra servizi, edilizia e bisogni collettivi, per non parlare dell'abdicazione da parte dell'ente comunale, e quindi della Politica, ad uno degli strumenti più importanti di sviluppo della città. Spero che quest'assise non sia più scambiata per un'aula di tribunale atta a dirimere questioni di natura privata che comportano ricadute pubbliche. Ricordo a noi tutti – e forse giova ricordare anche alla collettività – che è l'ente comunale a dettare le linee guida di sviluppo urbanistico della città, all'interno delle quali possono trovare spazio progettualità private nel rispetto del raggiungimento degli interessi pubblici individuati dall'amministrazione». La consigliera Cinquepalmi ha aggiunto: «Affinchè il provvedimento sia efficiente occorre la presentazione di un piano redatto dai tre proprietari». «Come facciamo a dare un parere - ha dichiarato la consigliera Di Lernia - a questa controversia che sembra riguardi privati. Ci dovete chiarire che non ci sia un danno nel pubblico». Il consigliere Loconte ha chiesto: «Quali sono, ingegner Stasi, le minacce ed ostacoli?». Lo stesso interrogativo è stato posto dal consigliere Lima. «Nella suddivisione del comparto - ha detto il consigliere Loconte - potrebbe essere danneggiata la collettività e non il privato. I servizi continueranno ad essere assicurati? Non penso».

Posto in votazione l'emendamento del consigliere Briguglio è stato approvato con 18 voti favorevoli.