Piazza Giovanni Paolo II restituita alla cittadinanza, Ferrante: «Abbiatene cura e rispetto»
Ieri la prima iniziativa popolare in occasione della via Crucis della parrocchia Santi Angeli Custodi
mercoledì 13 aprile 2022
10.05
Si è svolta ieri, in occasione della Via Crucis di quartiere organizzata dalla Parrocchia Santi Angeli Custodi, la prima iniziativa popolare in piazza Papa Giovanni Paolo II (ex pinetina) dopo i lavori di riqualificazione. All'evento hanno presenziato il vicesindaco Fabrizio Ferrante, la consigliera regionale in capo al Pd Debora Ciliento e il parroco don Enzo de Ceglie.
«È un giorno importantissimo per la città a cui restituiamo la famosa pinetina di via Andria, oggi Piazza Papa Giovanni Paolo II: è un momento di aggregazione sociale di importante che si aggiunge anche all'importante risultato della sicurezza, con un impianto di illuminazione adeguato. Noi raccomandiamo ai fruitori di averne cura e rispetto perché la conservazione dei luoghi non è deputata soltanto alle amministrazioni locali ma soprattutto al buon senso dei cittadini», ha commentato Ferrante.
«Questo posto è sempre stato un punto di riferimento: qui abbiamo vissuto tantissimi anni, qui abbiamo organizzato il presepe vivente con i bimbi della scuola dell'infanzia "madre Teresa" - sono state le parole di don Enzo. Un punto di riferimento davvero prezioso, riaprirlo, renderlo vivibile è un segno di speranza. La speranza è farci tutti i custodi di questo luogo, vederlo crescere nel senso dell'accoglienza e di un decoro finalmente contrapposto all'abbandono».
«È un giorno importantissimo per la città a cui restituiamo la famosa pinetina di via Andria, oggi Piazza Papa Giovanni Paolo II: è un momento di aggregazione sociale di importante che si aggiunge anche all'importante risultato della sicurezza, con un impianto di illuminazione adeguato. Noi raccomandiamo ai fruitori di averne cura e rispetto perché la conservazione dei luoghi non è deputata soltanto alle amministrazioni locali ma soprattutto al buon senso dei cittadini», ha commentato Ferrante.
«Questo posto è sempre stato un punto di riferimento: qui abbiamo vissuto tantissimi anni, qui abbiamo organizzato il presepe vivente con i bimbi della scuola dell'infanzia "madre Teresa" - sono state le parole di don Enzo. Un punto di riferimento davvero prezioso, riaprirlo, renderlo vivibile è un segno di speranza. La speranza è farci tutti i custodi di questo luogo, vederlo crescere nel senso dell'accoglienza e di un decoro finalmente contrapposto all'abbandono».