Piazza Quercia, addio al "roof garden" di Palazzo Telesio?
Il dirigente Stasi: «Struttura non stagionale, va rimossa»
martedì 5 gennaio 2016
8.48
Il "roof garden" di Palazzo Telesio, storico edificio di piazza Quercia, sede di una nota struttura ricettiva, dovrà essere smontato. Queste le direttive del dirigente all'area Urbanistica del Comune di Trani, Michele Stasi, contenute in un'ordinanza dell'Ufficio Tecnico Comunale degli scorsi giorni. Il documento fa seguito ad un sopralluogo di accertamento, effettuato a novembre 2015, effettuato dalla Soprintendenza dei Beni Culturali e del Paesaggio, dal personale di palazzo di Città e dalla sezione Tutela Patrimonio Culturale del Nucleo di Bari dei Carabinieri.
L'edificio, sottoposto a tutela dal ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo sin dal 1955, avrebbe potuto ospitare solamente una copertura di carattere stagionale, utilizzabile al massimo per quattro mesi l'anno, e, invece, "sul lastrico solare del suddetto edificio - si legge nel verbale del sopralluogo - è stata realizzata una copertura [...] composta da elementi lineari (travi e pilastri) in metallo. I pilastri risultano essere imbullonati alla pavimentazione del lastrico solare. La struttura risulta totalmente chiusa. In particolare, il telo di copertura è composto da materiale rigido impermeabile, posto in opera con struttura a sandwich a due strati, mentre i lati sono chiusi da tendaggi rigidi comprensivi di tende retrattili, intervallati dalla presenza di porte anti-panico. La struttura [...] risulta dotata anche di elementi impiantistici (impianto di condizionamento, elettrico e di filodiffusione) tali da farne perdere le caratteristiche di temporaneità e di agevole removibilità. Inoltre si rileva la presenza di una saletta adiacente adibita a punto di cottura".
Le opere risultano, si legge nell'ordinanza, difformi a quanto prescritto dalla Soprintendenza delle province di Bat e Foggia e di Bari e la struttura è, di conseguenza, abusiva. Il Comune ha concesso alla società che gestisce la struttura ricettiva, alla ditta incaricata dei lavori e al proprietario del palazzo 90 giorni di tempo per la rimozione del "roof garden" e lo smaltimento sicuro, tramite comunicazione preventiva, di tutti i materiali oggetto dei lavori di rimozione. Qualora il termine non fosse rispettato, l'intero bene sarebbe aggiunto di diritto, in forma gratuita, al patrimonio pubblico della Città di Trani. L'ufficio ha, inoltre, concesso 60 giorni di tempo per ricorrere, per incompetenza, eccesso di potere o violazione di legge, al Tar di Bari.
L'edificio, sottoposto a tutela dal ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo sin dal 1955, avrebbe potuto ospitare solamente una copertura di carattere stagionale, utilizzabile al massimo per quattro mesi l'anno, e, invece, "sul lastrico solare del suddetto edificio - si legge nel verbale del sopralluogo - è stata realizzata una copertura [...] composta da elementi lineari (travi e pilastri) in metallo. I pilastri risultano essere imbullonati alla pavimentazione del lastrico solare. La struttura risulta totalmente chiusa. In particolare, il telo di copertura è composto da materiale rigido impermeabile, posto in opera con struttura a sandwich a due strati, mentre i lati sono chiusi da tendaggi rigidi comprensivi di tende retrattili, intervallati dalla presenza di porte anti-panico. La struttura [...] risulta dotata anche di elementi impiantistici (impianto di condizionamento, elettrico e di filodiffusione) tali da farne perdere le caratteristiche di temporaneità e di agevole removibilità. Inoltre si rileva la presenza di una saletta adiacente adibita a punto di cottura".
Le opere risultano, si legge nell'ordinanza, difformi a quanto prescritto dalla Soprintendenza delle province di Bat e Foggia e di Bari e la struttura è, di conseguenza, abusiva. Il Comune ha concesso alla società che gestisce la struttura ricettiva, alla ditta incaricata dei lavori e al proprietario del palazzo 90 giorni di tempo per la rimozione del "roof garden" e lo smaltimento sicuro, tramite comunicazione preventiva, di tutti i materiali oggetto dei lavori di rimozione. Qualora il termine non fosse rispettato, l'intero bene sarebbe aggiunto di diritto, in forma gratuita, al patrimonio pubblico della Città di Trani. L'ufficio ha, inoltre, concesso 60 giorni di tempo per ricorrere, per incompetenza, eccesso di potere o violazione di legge, al Tar di Bari.