Piazza Quercia, vandalizzato ancora una volta il bassorilievo degli Statuti Marittimi
Danneggiati entrambi i faretti e la base marmorea
lunedì 23 agosto 2021
10.35
Faretti semidistrutti e base marmorea scheggiata: appare così da un po' di tempo il bassorilievo bronzeo degli Statuti Marittimi in piazza Quercia. Dalle foto è ben visibile come qualcuno si sia divertito (ancora una volta!) a danneggiare uno dei patrimoni artistici più importanti di Trani. Sono passati oramai ben otto anni dal luglio 2013, quando l'opera venne smontata, portata a Roma e sottoposta ad un trattamento particolare per eliminare le ossidazioni.
Il bassorilievo fu realizzato nel 1963 da Antonio Bibbò e Vito Stifano e posizionato in piazza Quercia in occasione del nono centenario degli Ordinamenta Maris: dopo circa 60 anni l'inciviltà di alcuni ha danneggiato un patrimonio artistico di alto valore, non solo culturale ma anche economico visto che per l'intervento di restauro nel 2013 furono spesi soldi pubblici. Del resto non è la prima volta che la scultura viene vandalizzata: nel 2014, solo un anno dopo quel restauro, il monumento fu imbrattato con dei graffiti colorati.
Da anni non c'è neanche più la catena monumentale che un tempo delimitava l'area del bassorilievo che sicuramente non rappresentava un protezione invalicabile, ma era da deterrente per chi avesse voglia di avvicinarsi.
Il bassorilievo fu realizzato nel 1963 da Antonio Bibbò e Vito Stifano e posizionato in piazza Quercia in occasione del nono centenario degli Ordinamenta Maris: dopo circa 60 anni l'inciviltà di alcuni ha danneggiato un patrimonio artistico di alto valore, non solo culturale ma anche economico visto che per l'intervento di restauro nel 2013 furono spesi soldi pubblici. Del resto non è la prima volta che la scultura viene vandalizzata: nel 2014, solo un anno dopo quel restauro, il monumento fu imbrattato con dei graffiti colorati.
Da anni non c'è neanche più la catena monumentale che un tempo delimitava l'area del bassorilievo che sicuramente non rappresentava un protezione invalicabile, ma era da deterrente per chi avesse voglia di avvicinarsi.