Piazzetta Kolbe e dintorni: la città non abbia luoghi discriminati
Le segnalazioni dei cittadini e l'appello alle istitutuzioni perché non venga etichettato come un luogo di serie B
venerdì 26 luglio 2019
7.29
Ci siamo spesso chiesti come mai, negli ultimi tempi, a fronte di svariati interventi di recupero e/o ristrutturazione di determinati luoghi, piazze o semplici strade, ci siano siti che restano tagliati fuori, come discriminati.
Ci sembra il caso di piazza Kolbe e dintorni. Zona nord della città, alle spalle della chiesa degli Angeli Custodi. Luogo di frontiera cittadina, ma meritevole di pari dignità e trattamento, rispetto alle zone centrali. Qui, come già raccontammo in altro articolo, la gente conserva quell'umiltà ed al tempo quella buona educazione (ci salutano con ossequio anche cittadini che non conosciamo). Ci arriviamo in una di queste ultime serate di caldo afoso. L'aria è quasi ferma, come il tempo che sembra essersi fermato in questa zona. La piazza è frequentata da vari cittadini, famiglie, bambini. L'illuminazione non è il massimo, ma l'amministrazione recentemente ha contribuito nel posizionamento di potenti fari proprio nell'area confinante con la piazza e che, attraverso un vialetto fatto realizzare dal parroco degli Angeli Custodi don Enzo, mette in comunicazione questa zona con la chiesa stessa, percorrendo il lato sinistro e giungendo fino all'ingresso. Lì è stato posizionato un altro potente faro.
Ma è proprio in quest'area retrostante la chiesa, che ci soffermiamo, piazza Kolbe e lo slargo confinante. Ammesso che la ristrutturazione della piazzetta risulta difficoltosa per la presenza delle radici dei numerosi pini che hanno contribuito, nel tempo privo di manutenzione, la distruzione del pavimento, ci si può rendere conto di come lo slargo che confina tra la piazza stessa e la chiesa, presenti un'enorme voragine che quando piove si trasforma in una piscina che non permette il passaggio e l'accesso alla piazza ed alla chiesa. Ma anche quando è priva d'acqua rappresenta un pericolo per i tanti anziani e bambini che rischiano di cadere e farsi male.
Il parroco don Enzo De Ceglie aveva voluto creare quel passaggio verso la chiesa sia per favorire l'inclusione e l'accesso facile dei tanti giovani che spesso si ritrovano presso la piazzetta, sia per favorire le tante persone, soprattutto anziane, che possono accedere alla chiesa senza dover compiere un giro molto più lungo. Quella voragine, oltre che uno sconcio estetico, finisce con l'annullare quei "vantaggi" che don Enzo si augurava di offrire.
Ricevute le segnalazioni da molti cittadini, facciamo appello al sindaco Bottaro, all'assessore Briguglio ed al presidente del Consiglio Ferrante, perché si attivino in primis per la sistemazione della voragine, priorità anche di carattere pratico come spiegato e poi, per quanto possibile di restituire una minima dignità a piazzetta Kolbe, perché non venga etichettata come un luogo di serie B.
Ci sembra il caso di piazza Kolbe e dintorni. Zona nord della città, alle spalle della chiesa degli Angeli Custodi. Luogo di frontiera cittadina, ma meritevole di pari dignità e trattamento, rispetto alle zone centrali. Qui, come già raccontammo in altro articolo, la gente conserva quell'umiltà ed al tempo quella buona educazione (ci salutano con ossequio anche cittadini che non conosciamo). Ci arriviamo in una di queste ultime serate di caldo afoso. L'aria è quasi ferma, come il tempo che sembra essersi fermato in questa zona. La piazza è frequentata da vari cittadini, famiglie, bambini. L'illuminazione non è il massimo, ma l'amministrazione recentemente ha contribuito nel posizionamento di potenti fari proprio nell'area confinante con la piazza e che, attraverso un vialetto fatto realizzare dal parroco degli Angeli Custodi don Enzo, mette in comunicazione questa zona con la chiesa stessa, percorrendo il lato sinistro e giungendo fino all'ingresso. Lì è stato posizionato un altro potente faro.
Ma è proprio in quest'area retrostante la chiesa, che ci soffermiamo, piazza Kolbe e lo slargo confinante. Ammesso che la ristrutturazione della piazzetta risulta difficoltosa per la presenza delle radici dei numerosi pini che hanno contribuito, nel tempo privo di manutenzione, la distruzione del pavimento, ci si può rendere conto di come lo slargo che confina tra la piazza stessa e la chiesa, presenti un'enorme voragine che quando piove si trasforma in una piscina che non permette il passaggio e l'accesso alla piazza ed alla chiesa. Ma anche quando è priva d'acqua rappresenta un pericolo per i tanti anziani e bambini che rischiano di cadere e farsi male.
Il parroco don Enzo De Ceglie aveva voluto creare quel passaggio verso la chiesa sia per favorire l'inclusione e l'accesso facile dei tanti giovani che spesso si ritrovano presso la piazzetta, sia per favorire le tante persone, soprattutto anziane, che possono accedere alla chiesa senza dover compiere un giro molto più lungo. Quella voragine, oltre che uno sconcio estetico, finisce con l'annullare quei "vantaggi" che don Enzo si augurava di offrire.
Ricevute le segnalazioni da molti cittadini, facciamo appello al sindaco Bottaro, all'assessore Briguglio ed al presidente del Consiglio Ferrante, perché si attivino in primis per la sistemazione della voragine, priorità anche di carattere pratico come spiegato e poi, per quanto possibile di restituire una minima dignità a piazzetta Kolbe, perché non venga etichettata come un luogo di serie B.