Pillola abortiva: Laurora contesta la decisione di Damone e Surico

"Hanno rinnegato i valori nei quali dicevano di credere"

venerdì 3 febbraio 2006
Diamo diffusione di una nota del consigliere regionale di Forza Italia, Carlo Laurora, sull'esito del dibattimento in aula della pillola abortiva: "Le conclusioni del dibattito in aula sulla pillola abortiva hanno suscitato in me non poco stupore. Naturalmente non mi riferisco alla scontata posizione favorevole del centrosinistra, nel quale è ormai chiaro che il centro conta sempre meno e la sinistra estrema sempre più.

Quello chi mi lascia sorpreso è la facilità con cui due colleghi de La Puglia Prima di Tutto abbiamo rinnegato in un batter d'occhio tutti i valori nei quali credevano, o dicevano di credere, fino ad un minuto prima; valori in base ai quali fino ad oggi abbiamo costruito e portato avanti con successo un percorso politico e amministrativo comune.

La mia non vuole essere una superficiale, scandalistica e semplicistica lettura di "tradimento" compiuto dai due colleghi nei confronti di una persona o di un partito, ma una profonda riflessione sul cammino comune condotto fin qui dai gruppi consiliari di Forza Italia e La Puglia Prima di Tutto, cammino che oggi assume una luce nuova e getta una pesante e scura ombra sul percorso futuro.

Vorrei chiedere al presidente Damone come gli sia stato possibile firmare con noi una mozione con cui si chiedeva alla Giunta di non autorizzare la prematura sperimentazione della pillola abortiva e contestualmente firmare con il centrosinistra un ordine del giorno in senso diametralmente opposto.

Voglio provare ad essere in buona fede e credere che il Presidente Damone e il collega Surico abbiamo firmato quell'ordine del giorno, come essi stessi hanno dichiarato, "perché era stato eliminato ogni riferimento alla pillola abortiva e alla sua sperimentazione e c'era un semplice richiamo alle metodiche abortive previste dalla legge". Ma, essendo Surico uno stimato professionista medico e Damone un politico di lungo corso, la mia buona fede è a dir poco traballante. Quindi non resta che la chiara volontà politica e ideologica, da parte dei due colleghi, di avallare la sperimentazione della pillola, contro ogni previsione e contro ogni forma di coerenza politica e ideologica. Non resta che il voler rinnegare, da parte loro, i valori e il credo politico in cui dicevano di riconoscersi e in cui credevo ci riconoscessimo insieme. Perché non si può essere cattolici e moderati, dire di sostenere i principi della dottrina cristiana, di credere nei valori della vita e della famiglia e contestualmente dare il via libera alla frettolosa utilizzazione in Puglia di un farmaco notoriamente pericoloso e al tempo stesso di uso troppo facile e immediato, un farmaco, tra l'altro, di cui la stessa casa produttrice non ha ancora chiesto ufficialmente la sperimentazione in Italia.

Se Damone e Surico intendono diventare coerenti con questa loro improvvisa e inspiegabile incoerenza, c'è da aspettarsi che siano pronti anche ad appoggiare il Disegno di Legge dell'assessore Gentile contro la famiglia.

Con delusione e profonda amarezza non posso che constatare che questa grave presa di posizione traccia un solco molto profondo tra il cammino e la coerenza di Forza Italia e l'incerto incedere e la totale incoerenza dei colleghi Damone e Surico".