Pinetina di via Andria, Legambiente Trani: «All’abbattimento segua la collocazione di nuovi alberi idonei al luogo»

Nota del presidente Pierluigi Colangelo

domenica 28 giugno 2020
Ormai da tempo al dolore per la perdita degli alberi presenti nella città si mescola un senso di rabbia e di impotenza derivante dall'impossibilità di trovare soluzioni alternative all'abbattimento.

Ci sarà il giorno in cui qualcuno pagherà per decenni di capitozzature, di cementificazione delle aree di radicazione, di appalti al ribasso per la gestione del verde pubblico e di affidamenti di lavori delicati a personale assolutamente inadeguato?

Alcune settimane fà, appresa la notizia del possibile abbattimento degli alberi della "Pinetina di via Andria" abbiamo compiuto un sopralluogo con dei tecnici indipendenti per verificare lo stato delle alberature che ha trasformato la nostra speranza di salvaguardia in una costatazione di irreversibilità dello stato di pericolo per l'incolumità pubblica coerente se non peggiorativa rispetto all'esito della attività istruttoria compiuta dal Comune di Trani.

Ci troviamo ancora una volta a verbalizzare la cifra che soprattutto le periferie sono a pagare per il posizionamento di alberi, in passato, acquisiti gratuitamente dagli enti forestali e collocati in ambienti inidonei nella sostanziale assenza di un piano del verde urbano. Nella comparazione tra la salvaguardia della sicurezza dei cittadini e la tutela degli alberi a soccombere sono purtroppo le ragioni di questi ultimi. Il rischio di caduta e le precarie condizioni degli alberi espiantati derivano dal fatto che originariamente sono stati piantumati senza tener conto del loro sviluppo dal punto di vista della chioma nonché dell'apparato radicale e dalle compromissioni derivate dagli errati interventi manutentivi del passato.

Legambiente chiede costanti sopralluoghi e monitoraggi, in un'ottica di precauzione, esorta ad una idonea pianificazione del verde urbano con la scelta di specie arboree compatibili con i siti di piantumazione, invoca la predisposizione di un vademecum e di un regolamento per una gestione ottimale del verde pubblico e privato e la progettazione di parchi senza pavimentazione così da lasciare spazio per le radici degli alberi ad alto fusto, riducendo la sottrazione di suolo.

Nello specifico abbiamo già richiesto che all'abbattimento segua la collocazione di nuovi alberi idonei al luogo e che vengano piantumati in città almeno il doppio degli alberi abbattuti.

Legambiente Trani, Pierluigi Colangelo